Italiani nel mondo e dove trovarli (2)

ROMA – focus/ aise – È online il bando della VIII edizione del Concorso internazionale “Uno, nessuno e centomila”, promosso dall’omonima Associazione culturale insieme alla Fondazione Teatro “Luigi Pirandello”, e sostenuto dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Ministero dell’Istruzione e del Merito, Comune di Agrigento e Distretto Turistico “Valle dei Templi”.
L’iniziativa si rivolge anche alle Scuole italiane all'estero secondarie di I e di II grado, statali e paritarie, e alle Scuole europee, internazionali e straniere con insegnamento dell'italiano.
Come nelle passate edizioni, gli studenti delle scuole secondarie di II grado potranno partecipare con un testo teatrale ispirato a una delle "Novelle per un anno" o con la rappresentazione di un libero adattamento teatrale di una delle novelle pirandelliane.
Gli alunni delle scuole secondarie di I grado, invece, potranno partecipare con la sola rappresentazione corredata del testo teatrale e verranno valutati esclusivamente per la rappresentazione.
La scadenza per l’invio dei lavori è il 31 gennaio 2025. Le rappresentazioni, le attività laboratoriali e le proiezioni dei video saranno in programma dal 31 marzo al 2 aprile 2025 ad Agrigento. La premiazione si svolgerà il 3 aprile 2025, ad Agrigento, al Teatro Pirandello.
Il bando integrale è disponibile qui.
L’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, in collaborazione con l’Università degli Studi di Trieste, l’Università “Sitki Koçman” di Mugla (Turchia), il Centro Interuniversitario di Studi Ungheresi e sull’Europa Centrale e Orientale (CISUECO), The Levantine Heritage Foundation e l’Associazione culturale Zemlja di Sacile, ha organizzato per il prossimo 2 ottobre il Convegno internazionale “Lungo le rotte del Mar Nero: presenze italiane nello spazio pontico e carpatico–danubiano tra XIX e XX secolo” che si terrà nella Sala Conferenze dell’Istituto, dalle 10.00 alle 19.15.
Questo Convegno internazionale, che vedrà coinvolti presso la sede dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia studiosi italiani, romeni e turchi, intende fare il punto su una serie di vicende inedite legate alla presenza italiana nella storia sociale ed economica, nell’architettura e nelle arti delle città di quei Paesi che si affacciano sulle sponde del Mar Nero e che afferiscono allo spazio pontico–danubiano, in particolare la Romania e la Turchia.
Con il coinvolgimento di alcune università, istituti di ricerca italiani, romeni e turchi e di altre istituzioni culturali si esploreranno i contributi e le storie collettive o individuali degli italiani che operarono nello spazio pontico e carpatico–danubiano, in un contesto la cui narrazione fu fortemente influenzata dalla presenza e dall’influsso sociale e culturale dell’Impero ottomano e dal ruolo cosmopolita svolto dalla capitale Istanbul, posta in relazione con i riflessi e le dinamiche storiche che interessarono Italia, Romania e Turchia, soprattutto dalla metà dell’Ottocento in seguito alla formazione degli Stati nazionali.
L’obiettivo è quello di comprendere più a fondo le connessioni storiche e i legami a più dimensioni che consentirono ad una diaspora di operatori commerciali, architetti, ingegneri, imprenditori e artisti italiani di contribuire alle trasformazioni socioeconomiche della Romania e della Turchia moderna e, in periodi precedenti, di regioni e città sviluppatesi nella stagione conclusiva dell’amministrazione ottomana. Inizialmente gli ambienti in cui questi interpreti del cambiamento intervennero erano ancora in gran parte “ottomani” dal punto di vista urbano: caratterizzati da una composizione demografica plurale, dall’assenza di una borghesia omogenea, dalla flessibilità del tessuto sociale. Italiani di varia provenienza, estrazione e formazione, si avvicinarono a questo spazio, notevolmente diverso da quello d’origine, come consulenti o collaboratori, talvolta stagionali, cui vennero accordati ruoli di rilievo, con l’auspicio di perseguire una prospettiva generale di modernizzazione. In questa prospettiva le Società di navigazione commerciale e le Compagnie di assicurazione svolsero un ruolo determinante di vettori della modernizzazione socio–economica. In diverse occasioni, alcuni fra loro furono in grado di trasferire nel contesto di adozione saperi e conoscenze, o tipi edilizi e forme architettoniche più proprie della cultura occidentale di provenienza: fra questi Raimondo D’Aronco a Istanbul, Giulio Mongeri e Luigi Storari a Smirne, i Seminati – padre e figlio – a Bucarest. Altri furono impegnati nello sviluppo di attività commerciali o di apertura al dialogo verso gli usi locali, diventando propulsori d’interessanti contaminazioni culturali, nel momento in cui ormai stavano diventando sempre più pressanti le istanze verso il passaggio a strutture statali di tipo nazionale.
Studiosi di comprovata esperienza accademica e ricercatori di diversa formazione, provenienti da tre diversi Paesi, discuteranno, sulla base di ricerche originali e di materiali inediti, il contributo storico italiano alla definizione di luoghi e ambienti, in una geografia estesa da Ankara a Bucarest, da Smirne a Constanta, da Istanbul a Braila o Galati, e che videro il coinvolgimento anche di altre importanti città della Turchia, dei Principati Romeni, quindi del Vecchio Regno e della Grande Romania.
Sarà la Sala degli affreschi della Biblioteca comunale di Trento ad ospitare il 3 ottobre prossimo alle 18.00 la presentazione del libro "Da ogni mondo, il paese. Guida di viaggio ai luoghi che ci portiamo dentro".
Il volume raccoglie le voci dei trentini all'estero, non solo di prima generazione, che esplorano il patrimonio culturale dei luoghi d’origine, dando forma a inaspettate geografie sentimentali. Saranno presenti in qualità di presentatori Emanuela Rollandini e Valerio Millefoglie.
Il progetto è stato realizzato dall’Unità di missione strategica soprintendenza per i beni e le attività culturali in collaborazione con l’Unità di missione semplice coesione territoriale e valorizzazione del capitale sociale trentino all’estero e Mondotrentino Village.
La presentazione potrà anche essere seguita online collegandosi a questo link. (focus\aise)