Italiani nel mondo e dove trovarli (2)

ROMA – focus\ aise - Si è svolto nei giorni scorsi il Consiglio-Consulta della Presidenza Regionale delle ACLI Baviera, in Germania, nei locali della Missione Cattolica Italiana di Augsburg. Numerosi e particolarmente importanti i temi all'ordine del giorno trattati.
Tanti i presenti a partire dal Presidente delle ACLI Baviera, Carmine Macaluso, e poi anche il Presidente del Circolo ACLI di Kaufbeuren, quello di Kempten, Fernando A. Grasso, la Vicepresidente dello stesso Circolo, Emma Marando, il Presidente del Circolo ACLI di Karlsfeld, Mauro Sansone, quello Emerito delle ACLI Baviera, Giuseppe Rende, i consiglieri Pasquale Bibbò, Gisella Brasseler Lain e Barbara Eberle, il Presidente del Circolo ACLI di Augsburg, Francesco del Libano, che, con Patrizia Mariotti, Segretaria dello stesso circolo, ha fatto gli onori di casa. Presenti inoltre le operatrici sociali del Patronato ACLI di Monaco, Michela Boraso e Anna Sforza.
Dopo un breve momento spirituale diretto da Grasso e i saluti e il discorso di apertura, il Presidente Macaluso ha presentato i documenti già fatti pervenire anticipatamente per lettera, illustrando anche i temi all'ordine del giorno. Nel primo punto Macaluso ha presentato i documenti contenenti i dati sul tesseramento degli ultimi dieci anni, dai quali emerge inequivocabilmente il sensibile calo del numero dei tesserati; e le quote rimanenti ai vari circoli, quelle spettanti alle ACLI Baviera e alle ACLI Germania. In quest'ultima tabella è ancora più evidente una vistosa disparità proporzionale fra le tre percentuali. Una situazione già notata e discussa in occasione delle uitime riunioni del Consiglio Nazionale delle ACLI Germania e che si riproporrà al prossimo incontro a Stoccarda, previsto per il 23 novembre. Una questione legata anche – e strettamente dipendente, tra l'altro – dai rapporti con il KAB e dalle spese generali della Presidenza delle ACLI Germania.
Prima di una breve pausa sono stati trattati altri due punti: l'attuale situazione dei Patronati – in particolare quello di Monaco – presentato esaurientemente dalla nuova Responsabile Boraso, che ha preso il posto occupato precedentemente dall'pperatore Baltolu. Sia lei che la sua collega Sforza hanno anche risposto dettagliatamente a varie richieste di chiarimenti, tra cui quelle di Mariotti riguardanti la chiusura della sede del Patronato di Augsburg dove si trova la sede della Deutsche Rentenversicherung. Mariotti ha parlato anche della difficoltà di comunicare con i connazionali non essendoci un ufficio dove riceverli, né tanto meno la presenza di un Corrispondente Consolare, che è stato richiesto all'Amministrazione Consolare più volte. Tra le altre cose, Boraso ha esortato i Consiglieri presenti a ricordare ai propri soci e ai connazionali di non ignorare i formulari sull'esistenza in vita inviati periodicamente dalla Citibank, allo scopo di evitare interruzioni di accredito della pensione.
Subito dopo la pausa hanno avuto luogo le presentazioni dei vari circoli: il Presidente del Libano, parlando del suo circolo, ha illustrato le attività, chiarendo che esse sono legate soprattutto alla collaborazione con la Missione Cattolica Italiana, retta da Padre Bruno Zuchowski e all'assistenza diretta dei connazionali che ne fanno richiesta. E così pure il Circolo di Kempten – ha continuato Grasso, anche come Membro del Consiglio Pastorale di cui fanno parte diversi soci ACLI – collabora attivamente con la Missione Cattolica Italiana, partecipando a diverse attività annuali – come il tesseramento in occasione della Festa della Mamma. Grasso, nelle vesti di Presidente del Circolo locale, di Corrispondente Consolare, collaboratore locale del Patronato di Monaco e come socio del KAB circoscrizionale, riceve e assiste i connazionali cinque volte al mese nel suo ufficio multifunzionale nei locali del KAB, il cui Segretario Circoscrizionale, Wolfgang Seidler, il Presidente Manfred Stick e Signora Margarethe, sono anche soci del Circolo ACLI di Kempten.
Macaluso, ha illustrato poi le attività del Circolo di Kaufbeuren – come l'assistenza settimanale ai connazionali – parlando delle partecipazioni a diversi eventi (Giochi della Gioventù, squadre sportive, colonie estive in collaborazione con il Comites, per il quale le ACLI, Rende e lui stesso molto si sono impegnati e per cui vorrebbero ancora adoperarsi) e organizzazioni a livello locale e regionale, e non mancando di accennare al gruppo Folk-ACLI fondato ben trentacinque anni fa, che, dopo numerose presenze in Germania in Europa, il prossimo 24 novembre si esibirà nuovamente a Kempten.
Parlando poi delle finalità delle ACLI non ha fatto che ricordare la missione dell'organizzazione: fedeltà alla Chiesa, impegno per il bene della società, difesa dei diritti e osservanza per degli altrettanto necessari doveri, per una pace sociale duratura in base all'insegnamento della Chiesa, con l'auspicio di un maggior coinvolgimento delle Diocesi. Il Presidente ha concluso poi il suo intervento principale, non mancando di ricordare l'analisi da lui fatta sulla situazione scolastica in Baviera, indagine pubblicata nel Forum del nostro sito delle ACLI Baviera e ripresa già da diverse agenzie di stampa e pubblicata anche in cartaceo sul Corriere d'Italia del mese di novembre, e per la quale – ha anticipato, chiedendone l'approvazione – solleciterà un incontro bilaterale con il Console Generale d'Italia in Baviera, Dr. Sergio Maffettone.
Ultimo intervento affidato al Circolo di Karlsfeld. Sansone, dichiarandosi contento dell'incremento del numero dei soci, ha parlato delle numerose attività, come della partecipazione e della collaborazione con l'Amministrazione comunale: sfilate, eventi, castagnata, feste, e – purtroppo – dell'inesistente collaborazione con la Missione Cattolica e con il Corrispondente Consolare locali.
Appuntamento dunque al Consiglio Nazionale delle ACLI Germania di Stoccarda.
È stato ufficialmente fondato il 2 novembre scorso “ARCI Basilea”, il nuovo circolo che si propone come spazio di incontro, laboratorio di idee e luogo di impegno per la comunità locale.
Il nuovo spazio si propone come laboratorio di idee e punto di riferimento per chi desidera creare connessioni, divertirsi e impegnarsi per un mondo più giusto. Il nuovo circolo rappresenta la nuova casa per tutti coloro che credono nella partecipazione attiva, nella solidarietà e nei valori democratici.
Eventi di networking, serate a tema, gite e momenti di svago trasformano ogni incontro in un'occasione per costruire una comunità più coesa e dinamica. Ma ARCI Basilea vuole andare oltre la semplice convivialità: come cantiere di progetti sempre attivo, il circolo si pone in prima linea nella sensibilizzazione su temi globali cruciali come i diritti umani, la sostenibilità e la giustizia sociale. Attraverso dibattiti stimolanti, iniziative di solidarietà e progetti di integrazione, lavoriamo attivamente per plasmare una società più inclusiva.
“Come parte integrante della grande rete ARCI – spiega il Circolo -, organizzazione nata nel 1957 con profonde radici nei movimenti popolari antifascisti, il circolo di Basilea porta avanti con orgoglio questa eredità storica. I valori fondamentali di democrazia, uguaglianza e resistenza a ogni forma di oppressione guidano ogni nostra iniziativa, mentre ci impegniamo quotidianamente nella difesa dei diritti di tutte e tutti, senza alcuna distinzione”.
ARCI Basilea apre dunque le sue porte a chiunque desideri vivere esperienze significative, ampliare i propri orizzonti e contribuire attivamente al benessere della comunità.
L'appuntamento è fissato per oggi, alle ore 20.30 presso il Cinema Teatro Araceli (a Borgo Scrofa 20, Vicenza), con lo spettacolo "Cèa Venessia - Odissea nostrana dal Nordest all'Australia", che vedrà la partecipazione dell’Associazione Vicentini nel Mondo e che sarà preceduto da un intervento del presidente, Ferruccio Zecchin.
La produzione di Stivalaccio Teatro è ispirata a una storia vera, quella di un gruppo di coloni provenienti dal Veneto e dal Friuli che fondarono il primo insediamento collettivo italiano in Australia, nel 1882. Il nome con il quale la colonia viene tramandata oralmente, di padre in figlio, è Cèa Venessia (“piccolo Veneto”), per ricordare casa; il nome che risulta nei documenti è, invece, “New Italy”, una delle culle dell’emigrazione italiana nel continente Australe.
Al centro della narrazione le avventure di famiglie che, spinte dalla fame e dalla miseria, caddero vittime delle promesse di un nobile francese, il Marchese De Rays, che promise loro una “nuova Francia” pronta ad accoglierli con paesaggi di latte e miele. Ma la realtà si rivelò ben diversa… Voce narrante sarà Giacomo Piccoli, un giovanotto di Orsago partito col cuore gonfio di speranze e la cieca passione di chi ha conosciuto solo la miseria.
“Ho visitato New Italy, questa piccola colonia Australiana, alcuni anni fa - ha spiegato Marco Zoppello, che per lo spettacolo ha curato testo e regia -. Ho parlato con uomini e donne immigrati molti anni addietro e questa storia si è depositata da qualche parte […]. Ne è nato un racconto popolare, comico e drammatico insieme. Una sorta di filò agrodolce che attinge liberamente dagli idiomi dell’intera regione, dal friulano, dal francese, dall’invenzione e dagli illustri poeti che hanno cantato il territorio”. (focus/ aise)