Italiani nel mondo e dove trovarli (3)

ROMA – focus\ aise - È stato inaugurato venerdì scorso, 29 novembre, il Leone di San Marco a Nova Palma, piccolo comune dello Stato del Rio Grande do Sul, situato nella cosiddetta Quarta Colonia di Immigrazione Italiana, in Brasile.
Fin dalla sua fondazione la religiosità legata alla Chiesa cattolica è sempre stata un fattore saliente e una caratteristica che permane anche oggi (visibile nel suo insieme di 40 capitelli, oltre alla Chiesa Madre e a quelli delle comunità interne). Un piccolo paese con numerose attrazioni culturali e naturali che portano molti visitatori a visitarlo. Fra tutte, l’importante Centro di Ricerche Genealogiche (Centro de Pesquisas Genealógicas di Nova Palma – CPG), fondato nel 1984, che ospita una ricca banca dati sulla genealogia delle famiglie che hanno partecipato alla colonizzazione della Quarta Colonia di Immigrazione Italiana. Il Centro venne istituito da Padre Luiz Sponchiado, che iniziò a raccogliere documenti storici sugli immigrati italiani nel 1956. Attualmente il CPG possiede documenti su circa 50.000 famiglie immigrate di origine veneta e italiana.
All’inaugurazione del Leone di San Marco erano presenti, tra gli altri, Isabel Cristina Dalcin Presidente del Comvers Comitato Veneto del Rio Grande do Sul, Maria Neli Donato, Presidente del Circolo Veneto di Nova Palma, André Rossato, Sindaco di Nova Palma, José Zanella, rappresentante del Console Generale di Porto Alegre Valerio Caruso, e Neiva Cantarelli, rappresentante del Comites RS.
“Quello inaugurato a Nova Palma”, ricorda il Presidente dell’Associazione Veneti nel Mondo, Aldo Rozzi Marin, “è l'undicesimo leone dei “25 Leoni di San Marco dell’Ottava Provincia Veneta” promossi e realizzati grazie al progetto del Comitato Veneto del Rio Grande do Sul (COMVERS) in partenariato con l’Associazione Veneti nel Mondo di Camisano Vicentino (VI). San Marco, patrono veneto è l’essenza della nostra identità formata, prima di tutto, dalla fede cristiana e racchiude in sé il sentimento di unione e coesione degli emigrati veneti con la terra di origine. Un’icona, una verità, di una repubblica millenaria conosciuta per le sue istituzioni ed il suo buon governo e che rappresenta, e rappresenterà sempre, un luminoso focolare d’arte e di cultura, una fonte di ispirazione per il presente ed il futuro senza dimenticare le nostre radici più profonde”.
Eduitalia ha partecipato, scorso giovedì, alla festa di fine anno dell’Istituto Italiano di Cultura di Montevideo, premiando con delle borse di studio destinazione Italia i vincitori del concorso "Racconta l'Italia attraverso una ricetta" indetto dall’Istituto stesso e dall'Ambasciata d’Italia.
L'evento, coordinato dalla direttrice dell'Istituto Italiano di Cultura Silvia Merli, si è aperto con i saluti dell'ambasciatore d'Italia a Montevideo Fabrizio Petri, che nel suo intervento ha evidenziato il vivace fermento culturale verso l'Italia e le numerose iniziative in atto tra cui quelle legate alla recente Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, che hanno raggiunto un milione di visualizzazioni. Un dato emblematico del forte interesse per tutto ciò che riguarda l'Italia, in una nazione che ha un'alta percentuale di popolazione con origine italiana.
Successivamente Eduitalia ha avuto l’opportunità di presentare le opportunità di studio sul territorio italiano, mettendo in evidenza il valore di un percorso formativo in Italia.
Eduitalia, il cui obiettivo principale è attrarre studenti internazionali, dedica particolare attenzione agli studenti di origine italiana, soprattutto grazie al coinvolgimento in Italea, il progetto del MAECI volto a rafforzare i legami con i milioni di italo-discendenti nel mondo.
Il portale Italea, inaugurato lo scorso marzo, si è rapidamente affermato come il faro di orientamento per il “turista delle radici”. Anche in questo caso, le visualizzazioni del portale hanno raggiunto il milione, un risultato destinato a crescere rapidamente considerando gli 80 milioni di oriundi italiani nel mondo e le numerose iniziative promozionali in atto rivolte agli stessi.
Così come è destinato a crescere il numero di studenti che, ispirati dalle loro radici italiane, sceglieranno l’Italia per un proprio percorso formativo; in tal senso un'importante funzione informativa lo svolge il portale Italea che, nella propria home page, presenta una sezione dedicata a Eduitalia.
Il 23 novembre scorso a Stoccarda, in Germania, ha avuto luogo una Riunione del Consiglio Nazionale delle ACLI Germania, eletto in occasione del XIII Congresso, celebrato ad Augsburg il 26 novembre 2022. Particolarmente importanti i punti all'ordine del giorno trattati nel corso dell'incontro, svoltosi dalle 10.00 alle 17.00 circa. Presenti i Consiglieri Nazionali provenienti dal Baden-Württemberg, dalla Baviera e dal Nordreno-Westfalia, tra cui: Giuseppe Tabbì (Presidente), Duilio Zanibellato, Norbert Kreuzkamp, Carmine Macaluso (Vicepresidente), Fernando A. Grasso, Patrizia Mariotti, Pasquale Bibbò, Gisella Brasseler, Calogero Mazzarisi (Vicepresidente), Giuseppe Sortino, Rosetta Barone, Giovanni Cossu e Anna Maria Izzo. Intervenuti inoltre: Maria Galitelli, Paolo Olivaldese, Elisabeth Siefried, Elio Pulerà, e Franco Santoro.
I lavori della giornata sono iniziati con un momento spirituale e un saluto di benvenuto da parte del Presidente Nazionale Tabbì, che, qualche minuto prima, aveva accolto i partecipanti, insieme con Duilio Zanibellato, Segretario per le Risorse e l'Organizzazione, al quale il Presidente, dopo aver fatto rilevare la regolarità della seduta e letto le giustificazioni giunte, ha passato la parola per un momento di spiritualità.
Subito dopo questo primo punto i lavori sono proseguiti con alcune comunicazioni importanti da parte di Tabbì, che, ribadendo alcuni punti toccati da Zanibellato, ha insistito su un diffuso senso d'assenza e di fratellanza piuttosto esteso nella nostra odierna società, non mancando di ribadire — parlando della grande famiglia ACLI — il dato di fatto che tra i vari circoli e le regioni mancano comunicazione, coordinamento e condivisione di notizie.
È venuto quindi il momento della relazione sulla situazione delle sedi del Patronato ACLI. Interessanti a questo punto gli interventi di Maria Galitelli, Rosetta Barone, Calogero Mazzarisi, Paolo Olivaldese, Giuseppe Sortino e Elio Pulerà, su tempi e modalità di accoglienza dei connazionali che si rivolgono ai servizi ACLI anche per questioni che esulano dai principali compiti del Patronato.
Anche Norbert Kreuzkamp ha parlato delle sue esperienze per ciò che concerne il supporto, non solo ai nostri connazionali e, rispondendo alle considerazioni degli interventi precedenti, ha invitato a vedere, soprattutto le cose belle e non le cose brutte.
Si è parlato pure degli scarsi contatti con i vari Comites, che, pur essendo stati eletti da un'esigua minoranza di connazionali, in ogni caso rappresentano gli italiani nei rapporti con i vari Consolati. E a questo proposito Macaluso ha incoraggiato i presenti ad attivarsi in attesa delle prossime elezioni di questi organismi, coinvolgendo maggiormente forze più giovani e vigorose.
Un altro punto importante all'ordine del giorno trattato è stato quello riguardo la "Legge sull'Autonomia differenziata": il tutto rimane al momento provvisorio, dato che si dovrà attendere il giudizio sul ricorso che qualora venisse accolto, cancellerebbe il referendum e il necessario supporto delle ACLI in occasione delle votazioni.
In ogni caso tutti i presenti hanno concordato sulla necessità di avere più comunicazione tra i vari Circoli e Regioni e di utilizzare tutti i media per essere, non solo attivi e di aiuto alla società, ma di renderci più visibili. Grasso ha proposto a tutti coloro che possiedono un sito o un account Facebook di comunicarglielo in modo che egli possa inserire i link nel sito ACLI da lui amministrato.
Si è parlato anche di un possibile incontro dibattito delle ACLI con varie autorità: civili e religiose, e con il KAB, per discutere sulle difficoltà maggiori alle quali vanno incontro in nostri connazionali; incontro da realizzare, possibilmente, in una delle regioni dove maggiore è la presenza italiana.
È stato trattato e approvato quindi il punto Tesseramento 2024 per il quale sono stati resi noti il numero dei tesserati dei vari circoli.
Come penultimo punto è stata infine presentata l'attuale situazione finanziaria, non troppo rosea; e a questo proposito sono state fatte diverse considerazioni su possibili modi e luoghi in cui svolgere i futuri consigli allo scopo di limitare i costi degli spostamenti.
Tra le varie e eventuali si è parlato infine dell'elaborazione e di alcune difficoltà legate alla loro stampa, per la quale sussistono tuttora alcuni problemi legati al programma. (focus/ aise)