Italiani nel mondo e dove trovarli (3)

ROMA – focus/ aise – L’Associazione Bellunesi nel Mondo esprime cordoglio per la scomparsa di Guido Campagnolo, presidente onorario dell’Associazione Internazionale Trevisani nel Mondo, morto ieri all’età di 79 anni. È quanto si legge in una nota con cui l’Abm esprime cordoglio per la perdita di “una persona che ha contribuito concretamente alla valorizzazione del mondo dell’emigrazione veneta”. Così Oscar De Bona, presidente dell’Abm, che aggiunge: “Campagnolo ha operato con serietà e dedizione, promuovendo la collaborazione tra associazioni e istituzioni”.
Figura conosciuta e rispettata nel panorama dell’associazionismo legato all’emigrazione, Campagnolo è stato dal 2013 al 2021 presidente dell’Associazione Internazionale Trevisani nel Mondo, di cui era presidente onorario.
A lungo impegnato nel volontariato, ha ricoperto numerosi incarichi di rilievo: sindaco di Caerano San Marco per tre mandati dal 1990 al 2004, presidente della conferenza dei sindaci dell’ex Ulss 8 e fondatore dell’associazione sociosanitaria “Amici del Cuore”. Nel 2024 era stato insignito dal presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, del riconoscimento “Eccellenze Venete nel Mondo” per il suo impegno a favore della comunità veneta.
Campagnolo si era avvicinato alle tematiche migratorie anche per esperienze familiari dirette e ha dedicato gran parte della sua vita all’associazionismo, portando avanti iniziative con spirito civico e attenzione ai valori della comunità trevigiana.
È stato siglato il 10 giugno, a Cividale del Friuli un accordo di cooperazione tra Civiform ed Eraple che prevede una collaborazione per i prossimi tre anni tra i due enti.
In particolare l’accordo coinvolge la Scuola di Formazione Professionale Civiform, che quest’anno festeggia i suoi primi 70 anni, e le sedi e delegazioni all’estero dell’Eraple, l’Ente regionale Acli per lavoratori emigrati, che fungeranno da finestra nel mondo per far conoscere non solo la scuola e i suoi corsi, ma anche i risultati conseguiti dai suoi allievi, i quali diventeranno a loro volta ambasciatori della Scuola all’estero.
L’intesa è stata siglata dai due presidenti, Roberto Molinaro di Civiform ed Elisa Sinosich di Eraple, che hanno concordato sull’importanza, oggi più che mai, di studio, formazione e professionalità, fondamentali perché i giovani possano diventare protagonisti e non solo comparse del loro futuro.
Per suggellare l’accordo e passare subito dalle parole ai fatti, un gruppo di studenti accompagnati da un loro insegnate sarà questo fine settimana a Bruxelles per cucinare e far degustare prodotti tipici della enogastronomia friulana ad un evento organizzata dalla comunità italiana
“Costruire ponti e non muri, di qua e di là della Manica”. Con queste parole il neo Presidente della Consulta degli Emiliano-Romagnoli nel Mondo, Matteo Daffadà, ha salutato la comunità piacentina di Londra in occasione della festa annuale, tenutasi sabato scorso, 7 giugno, nella storica sede di Villa Scalabrini. Una frase che sintetizza lo spirito dell’intera missione londinese della Consulta, un viaggio non solo istituzionale, ma umano, tra radici e futuro, memoria e nuove generazioni.
La festa – riporta la Consulta – è stata il momento conclusivo di un fine settimana di incontri promosso dall’Associazione Piacenza Insieme nell’ambito del progetto “Le comunità piacentine a Londra”, realizzato con il contributo della Consulta degli Emiliano-Romagnoli nel Mondo.
Il fine settimana si è aperto venerdì 6 giugno con un incontro di benvenuto organizzato dai piacentini di Londra, occasione del primo incontro ufficiale del neopresidente Daffadà con le comunità emiliano-romagnole nel mondo.
La comunità piacentina a Londra è tra le più attive e antiche, con una presenza che risale ai primi del Novecento, ancora oggi viva e unita in un forte senso di appartenenza.
All’incontro hanno partecipato i rappresentanti delle diverse associazioni piacentine presenti a Londra, coordinate da Francesco Repetti, confermato nel ruolo di Consultore per il Regno Unito.
Significativa anche la presenza della delegazione istituzionale piacentina composta da Giancarlo Tagliaferri, vicepresidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna; Paolo Calestani, sindaco di Morfasso; Marco Paganelli, sindaco di Farini; Gianluca Ceccarelli, assessore al bilancio del Comune di Piacenza; e Giovanni Piazza, storico punto di riferimento per i rapporti tra Piacenza e Londra.
Presenti anche Sabrina Franceschini, dirigente della Consulta, e Gianfranco Coda, funzionario della Consulta, insieme ad Alain Draghi, presidente dell’associazione emiliano-romagnola di Parigi As.Pa.Pi., a testimonianza del legame tra le diverse comunità emiliano-romagnole nel mondo.
In quella sede è stata ufficialmente presentata la neonata Federazione delle Associazioni Piacentine a Londra, che unisce Amici di Santa Franca, Piacenza Insieme, Pedina Val d’Arda e Amici di Gropparello.
Un progetto di coesione nato per dare continuità e forza all’impegno degli emigrati piacentini nella capitale britannica.
“Venire qui è come essere a casa, tra le nostre colline. Quando venite qui trovate un’osteria, un locale delle nostre zone, del nostro territorio. Non c’è differenza”, ha detto il Presidente Daffadà salutando le associazioni piacentine.
Il giorno successivo, sabato 7 giugno, oltre 200 persone si sono ritrovate a Villa Scalabrini per l’annuale festa dei piacentini di Londra, con la partecipazione di connazionali provenienti anche da diversi comuni della provincia piacentina. Un evento intergenerazionale che ha visto fianco a fianco i nonni partiti nel dopoguerra e i giovani nati nel Regno Unito, ancora profondamente legati alle radici familiari e culturali.
Ancora una volta, a fare gli onori di casa, Francesco Repetti, insieme ai volontari delle associazioni piacentine, protagoniste anche della neonata Federazione.
Durante la serata non è mancato il ricordo di Mauro Ongeri, originario di Morfasso scomparso nel 2023, e di Lorenzo Losi, entrambi punti di riferimento dell’associazione Piacenza Insieme: "Mauro insieme a Lorenzo sono stati per decenni dei riferimenti importanti per gli emigrati piacentini a Londra, un ponte prezioso tra le due sponde della Manica, li ricordiamo per il segno che hanno lasciato nelle comunità non solo di Piacenza ma di tutta l'Emilia-Romagna" ha sottolineato commosso il Presidente Daffadà.
Il fine settimana si è concluso domenica 8 giugno con la celebrazione della Santa Messa presso la storica Chiesa di Saint Peter’s Italian Catholic Church, vero e proprio fulcro della vita religiosa e sociale della comunità italiana londinese. Un luogo di ritrovo che da generazioni accoglie gli italiani residenti nella capitale britannica, tra momenti di preghiera, incontri e convivialità.
Nelle occasioni di confronto con i corregionali si è parlato soprattutto delle difficoltà legate alla Brexit; delle attese sulla nuova legge per la cittadinanza degli italo-discendenti; e delle prospettive di una nuova mobilità e il tema del ricambio generazionale nelle comunità italiane all’estero. (focus\aise)