Italiani nel mondo e dove trovarli

ROMA – focus/ aise – Si terrà il 9 novembre a Dortmund l’incontro annuale dell'associazione ReteDonne - Coordinamento italiane all'estero, intitolato quest’anno “Oltre le barriere. Verso l’autonomia economica e psicologica delle donne”.
Focus della giornata, che si svolgerà a partire dalle ore 10 in Auslandsgesellschaft, saranno i temi della violenza economica e della violenza psicologica. Due forme di esercizio del potere patriarcale e maschile, in molti casi correlate tra di loro, che pur non lasciando lividi visibili mettono le donne in una condizione di subordinazione, dipendenza e controllo.
L’associazione ReteDonne opera su tutto il territorio federale tedesco ed è un laboratorio di impegno al femminile che prova a mettere in rete le donne italiane che vivono in Germania, in Europa e in Italia. “Il nostro intento”, spiega la presidente Luciana Mella, “è quello di fare riflettere e riflettere, insieme alle altre donne, sui nostri diritti, affinché in tutti gli ambiti, da quello lavorativo a quello sociale e familiare, venga attuata la parità di genere. Attraverso i nostri incontri e momenti informativi ci poniamo anche l’obiettivo di fornire strumenti teorici e pratici per superare e abbattere il gender gap. Con la consapevolezza che, vivendo all’estero, le difficoltà che l’universo femminile deve affrontare sono spesso aggravate dalla solitudine personale e dalla mancanza di reti sociali”.
L’incontro di quest’anno ha ottenuto il patrocinio del Consolato d’Italia di Dortmund e del Women 7 Italy. Alla realizzazione dell’evento collaborano inoltre Com.It.Es di Dortmund, Ital-Uil Germania, DIG, Auslandsgesellschaft e Italienverein Dortmund.
La giornata sarà aperta dai saluti di Luciana Mella e della consigliera Cgie Marilena Rossi. Interverranno poi con le loro riflessioni su parità e violenza di genere: Tiziana Bartolini, giornalista e direttrice NoiDonne – Roma; Claudia Segre, presidente Global Thinking Foundation ETS e co chair Women 7/G7 Italy – Milano; Roberta Mori, consigliera Emilia-Romagna e membro della Commissione per la parità e i diritti delle persone di Castelnovo di Sotto; Luciana Degano Kieser, psichiatra e psicoterapeuta di Berlino; e Alessia de Carlo, psicologa di Stoccarda. Seguirà la presentazione del libro “Che genere di donna? Retrospettive femministe di due expat tra Italia e Germania” (PM edizioni, 2024) in dialogo con le autrici Lisa Mazzi e Elettra de Salvo.
La partecipazione all’evento è gratuita, previa iscrizione scrivendo all’email retedonne@gmail.com.
Nel 1924, cento anni fa, venne approvato negli Stati Uniti il Quota Act, una legge passata alla storia come una delle più imponenti misure restrittive di chiusura all’immigrazione. Ne fece le spese soprattutto il mondo dell’immigrazione italiana, da decenni proiettato verso gli Usa, ma le sue conseguenze ebbero risonanza a livello globale.
Un secolo dopo, nel convegno “Un mondo a porte chiuse? Immigrazione e politiche restrittive, 1924-2024” CNR-ISMed, ASGI Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione, Spazi Circolari e Biblioteche di Roma intendono ripercorrere analiticamente le principali esperienze storiche di chiusura all’immigrazione, con particolare attenzione al caso italiano, partendo dal 1924 per arrivare ai giorni nostri.
Scopo del convegno, in programma il 28 ottobre dalle 9.30 alle 16.45 nella Sala Incontri della Biblioteca Enzo Tortora a Roma (Via Nicola Zabaglia 27/B) è quello di ricostruire le origini e le forme di applicazione dei provvedimenti, indagando allo stesso tempo le strategie adottate per limitarne gli effetti da parte degli attori sociali, valutando anche l’impatto nei differenti contesti storici.
La prima sessione è dedicata al tema “La svolta degli anni 20 in Usa: il Quota Act e le migrazioni internazionali”.
Coordinati da Matteo Sanfilippo, interverranno Stefano Gallo (L’impatto sull’emigrazione italiana), Donato Di Sanzo (L’impatto sull’emigrazione irlandese) e Claudia Bernardi (L’impatto sull’emigrazione messicana).
Nella seconda sessione verranno approfondite “Restrizioni e legislazione nell’Europa del secondo dopoguerra”: moderati da Michele Colucci, interverranno Paolo Barcella (La Svizzera), Simone Duranti (La Gran Bretagna) e Grazia Prontera (La Germania Federale).
Nel pomeriggio, la terza e ultima sessione dedicata a “Il diritto dell’immigrazione e il diritto d’asilo come strumenti di controllo della mobilità: il caso italiano”. Coordinati da Salvatore Fachile interverranno Elia Clemente (L’evoluzione del diritto dell’immigrazione) e Loredana Leo (La distorsione progressiva del diritto d’asilo).
Seguirà la discussione finale.
Il convegno è aperto al pubblico, fino a disponibilità di posti.
Associazione Veneti nel Mondo aps nell’ambito della sua attività di tutela e valorizzazione del patrimonio storico, culturale e linguistico del popolo veneto e delle comunità venete all’estero, ha istituito lo scorso anno, con la famiglia Beggiato, il “premio Ambra Beggiato per la cultura veneta nel mondo” in ricordo della giovane prematuramente scomparsa, figlia del presidente onorario Ettore.
Il premio, suddiviso quest’anno in due categorie dedicate, rispettivamente A) testi, racconti, ricerche storiche, e B) tesi di laurea dedicati alla storia, alla cultura, all’identità, all’emigrazione e alla lingua del popolo veneto e delle aree linguisticamente venete o appartenute alla Repubblica Veneta, ha ricevuto un grande riscontro in termini di diffusione e partecipazione con ben 37 candidature ricevute.
Nello specifico sono pervenute 22 candidature per la categoria relativa ai testi di vario genere e 15 candidature per la categoria dedicata alle tesi di laurea. Del totale, il 40% delle partecipazioni sono pervenute dall’estero, nello specifico, da Argentina, Brasile, Croazia, Messico, Paesi Bassi e Slovenia.
Il Presidente Onorario della Veneti nel Mondo Ettore Beggiato ha espresso “profonda soddisfazione per l’indubbio successo dell’iniziativa che dimostra la bontà dell’impostazione data”.
Soddisfatto del risultato anche il Presidente Aldo Rozzi Marin che, già al lavoro per la nomina della commissione di valutazione che analizzerà le opere ricevute in anonimato, rivolge “un profondo ringraziamento a quanti in Veneto, in Italia e nel Mondo studiano, approfondiscono, ricercano e raccontano la storia, la cultura, l’arte, l’architettura, la lingua e l’emigrazione veneta, ma anche a CONFIMI Industria Veneto che ha creduto nel Premio e ha collaborato alla diffusione del bando”.
I due premi dal valore di 1.500,00 euro ciascuno verranno assegnati, al termine dei lavori della commissione di valutazione, entro il 30 novembre 2024. (focus\aise)