Italiani nel mondo e dove trovarli

ROMA – focus\ aise - L’Associazione Internazionale Trevisani nel mondo, con la collaborazione dell'Ufficio Scolastico Provinciale e della Provincia di Treviso, ha organizzato un concorso dal titolo “Vite in valigia: costanti e discontinuità nell’emigrazione della nostra terra”, rivolto alle studentesse e agli studenti delle scuole superiori del territorio con l'obiettivo di approfondire il tema dell'emigrazione attraverso la realizzazione di progetti grafici, pittorici, digitali o letterari per stimolare la ricerca e la diffusione del patrimonio di storie sull'argomento tra le nuove generazioni. Gli elaborati dovranno essere inviati all'Associazione entro il 30 aprile 2025.
Il concorso è stato presentato nel corso di una conferenza cui hanno partecipato Diego Zanchetta, consigliere della Provincia di Treviso, Franco Conte, presidente dell’Associazione Internazionale Trevisani nel mondo e Paola Schiavon, referente dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Treviso delegata dalla dirigente Barbara Sardella.
Nel dettaglio, possono prendere parte al concorso ragazze e ragazzi dai 15 anni in su, singolarmente oppure con la loro classe, e ogni progetto presentato dovrà essere coordinato da un insegnante dell'istituto superiore di riferimento in provincia di Treviso.
La partecipazione è gratuita e ogni elaborato deve essere inedito, mai presentato o premiato in altri concorsi.
Il concorso si articola in due sezioni: la prima è riservata ai progetti creativi grafici, pittorici in formato cartaceo e digitale, compresi i video; la seconda, invece, è dedicata ai progetti letterari e riguarda la realizzazione di poesie, lettere, interviste o racconti sul tema dell'emigrazione.
I materiali saranno visionati e valutati da una speciale Giuria tecnica, nominata dall’Associazione Internazionale Trevisani nel mondo, presieduta da Lucia De Faveri e composta da docenti, scrittori e giornalisti: Gian Domenico Mazzocato, Paola Schiavon, Franco Corrocher e Francesco Volpato. Per ciascuna sezione la Giuria selezionerà 10 elaborati, tra cui saranno individuati i vincitori.
Il primo classificato si aggiudicherà un premio in denaro di 500 euro, il secondo di 300 euro e il terzo di 200 euro.
A tutti i segnalati sarà attivato un abbonamento annuale alla Rivista associativa "Trevisani nel mondo”, mentre all’Istituto con il maggior numero di partecipanti un sussidio didattico. Il risultato del concorso sarà comunicato ai finalisti e agli Istituti partecipanti tramite e-mail entro 30 giorni dalla consegna degli elaborati, unitamente all’invito a partecipare alla cerimonia di premiazione. La graduatoria finale sarà resa pubblica nel corso della cerimonia stessa, che si svolgerà a Treviso nel mese di maggio 2025.
“Anche quest’anno la Provincia ha rinnovato la sua collaborazione a questa bella iniziativa realizzata insieme all’Associazione Trevisani nel Mondo e all’Ufficio Scolastico Provinciale - sottolinea Diego Zanchetta, consigliere della Provincia di Treviso - un’opportunità per le studentesse e gli studenti delle scuole superiori di approfondire il tema dell’emigrazione. La Provincia di complimenta per il tema scelto per la terza edizione, ovvero l’emigrazione femminile. Il concorso “Vite in Valigia” permetterà alle nuove generazioni di ripercorrere le tappe che hanno scritto il passato, e il presente, della Marca Trevigiana. Come Provincia, siamo sempre lieti di sostenere attività formative che contribuiscono a creare maggiore consapevolezza nei ragazzi su numerosi temi di attualità. Questo concorso è per loro un’occasione di crescita come individui e cittadini più consapevoli”.
“La positiva esperienza delle prime due edizioni – continua Franco Conte, presidente dell'Associazione Internazionale Trevisani nel mondo - conferma l’importanza del concorso “Vite in valigia”, nato con lo scopo di stimolare i giovani alla conoscenza del fenomeno migratorio che ha interessato per oltre un secolo l’Italia ed in particolare i territori più poveri come il Veneto e la nostra provincia di Treviso. Se da qualche anno si è registrata una inversione di tendenza (Treviso da terra di emigrazione è diventata terra di immigrazione) è grazie anche al sacrificio dei tanti nostri emigranti che con grande sofferenza hanno lasciato la loro terra. È doveroso allora che i giovani acquisiscano consapevolezza del ruolo che ha avuto l’emigrazione per lo sviluppo del nostro territorio e indaghino quest’anno un lato di questo fenomeno ancora poco noto, ovvero quello femminile”.
“L’Ufficio scolastico provinciale di Treviso, da sempre sensibile al tema dell’emigrazione nelle sue diverse declinazioni, ha ritenuto importante divulgare nelle scuole secondarie superiori della Provincia il bando di concorso “Vite in valigia”, proposto agli studenti dall’Associazione Internazionale Trevisani nel mondo”, afferma Barbara Sardella, dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Treviso. “Si ritiene infatti fondamentale una sensibilizzazione sul focus oggetto del concorso, in quanto una riflessione attenta potrà condurre i ragazzi a comprendere alcune permanenze storiche e a superare pregiudizi e stereotipi alquanto pericolosi, rafforzando così le proprie competenze di cittadinanza attiva e responsabile. Quest’anno il bando porterà gli studenti ad approfondire “tutta un’altra storia”, cioè l’emigrazione veneta al femminile, storie di dolore, ma anche emancipazione e resilienza per una trattazione del tema a 360 gradi. Come ben scrive la storica Raffaella Calgaro: "Non è una donna realmente esistita Adele Pergher, ma rappresenta tutte le donne che sono state costrette a fuggire, il loro difficile incontro con luoghi diversi da quelli conosciuti, la loro forzata emancipazione” (Da Adele Pergher, profuga - Raffaella Calgaro): una porta che si apre tra passato, presente e futuro, un importante suggerimento di riflessione profonda. Si auspica una grande partecipazione per favorire la preziosa sinergia scuola, istituzioni e territorio”.
Si è svolta mercoledì scorso, 27 novembre, in modalità telematica, la prima seduta assembleare del Consiglio regionale degli Abruzzesi nel mondo dopo le recenti elezioni regionali. Alla seduta, organizzata dal Servizio regionale Programmazione e Promozione Turistica e Sportiva, guidato dal Dirigente Carlo Tereo de Landerset, hanno partecipato il Presidente della Giunta regionale dell’Abruzzo e Presidente del CRAM, Marco Marsilio, i Consiglieri regionali per il CRAM, Antonietta La Porta, Luciano Marinucci e Alessio Monaco, ed il neo-eletto Rappresentante dell’Osservatorio per l’Emigrazione, Antonio Mario Innaurato.
Per i componenti CRAM, referenti degli abruzzesi in Italia e nel mondo, erano presenti delegati di Canada, Usa, Venezuela, Argentina, Brasile, Australia, Svizzera, Africa, Paraguay, Belgio, Germania, Emirati Arabi Uniti e Paesi del Golfo, Bolivia e Italia.
Nel corso dell’Assemblea è stata inoltre approvata l’iscrizione di una nuova Associazione all’Albo del CRAM: si tratta dell’Associazione Casa Abruzzo, con sede a Madrid.
Durante i lavori, è stata affrontata anche la questione, già al vaglio di precedenti incontri assembleari del CRAM, della necessaria revisione della Legge Regionale 47/2004 che disciplina lo stesso organo, per adeguare il testo normativo all’attuale contesto in cui operano le comunità dei cittadini Abruzzesi emigrati ed il CRAM nel suo complesso. Anche il Presidente Marco Marsilio si è espresso in tal senso, sottolineando come 20 anni rappresentino un lasso di tempo sufficiente per riconsiderare l'efficacia della normativa attuale, sia a fronte di un’emigrazione abruzzese nel frattempo radicalmente cambiata, sia per mantenere il passo con i cambiamenti globali, rimando protagonisti nelle sfide attuali.
I Consiglieri regionali componenti del CRAM hanno portato i loro saluti e si sono espressi in merito alle tematiche all’ordine del giorno.
“Sono contenta di avervi conosciuti oggi, anche se solo telematicamente. Sarà mia premura mettermi in contatto con voi molto frequentemente per poter lavorare insieme e bene, con e per il CRAM”, ha dichiarato Antonietta La Porta. “Credo che sia molto importante il lavoro di revisione della Legge regionale che attualmente disciplina il CRAM, in modo da produrre un testo di legge più utile a nuove e più attuali esigenze. E anche a tal fine, mi metto a piena disposizione”.
“In questo che è stato l’Anno delle Radici – ha sottolineato Marinucci - molti figli e nipoti di emigrati, le cosiddette “seconde e terze generazioni” sono venuti a sposarsi nelle nostre chiese abruzzesi; chiese che si stanno preparando al 2025, Anno del Giubileo: altra occasione importantissima, che vedrà molti emigrati e discendenti tonare in Italia e in Abruzzo. Riteniamo che dopo il Covid, sia necessario approfittare di questo momento di ripresa, ripartendo peraltro con un CRAM rinnovato. Ognuno di noi potrà dare un contributo affinché i presidi di cultura della tradizione abruzzese nel mondo possano essere mantenuti integri e trasferiti alle nuove generazioni presenti nelle parti del mondo in cui voi attualmente vi trovate. Auspico pertanto che la legge regionale che disciplina il CRAM possa essere velocemente ed efficacemente rivista, così dare nuova linfa e nuove economie a supporto delle associazioni abruzzesi nel mondo”.
“Auspico che attraverso il lavoro di lavoro già svolto ed il contributo che anche i nuovi eletti vorranno dare – ha aggiunto Monaco – si possa arrivare a proporre una revisione che semplifichi e quindi velocizzi l’iter di approvazione della stessa. Ritengo che il CRAM non sia un costo, bensì un investimento, poiché investire nel CRAM significa investire nella storia della nostra regione e dare un futuro ai nostri giovani. Quindi, interpretando il pensiero anche dei colleghi consiglieri, per quanto di nostra competenza, ci impegneremo affinché anche in sede di consiglio regionale si torni a dare la giusta attenzione, anche economica, rispetto al futuro del CRAM e quindi anche con riguardo alla posizione dell’Abruzzo nel mondo”.
Tra gli altri temi affrontati, c’è stato quello dell’organizzazione della seduta del Consiglio annuale in presenza, che si terrà nel 2025, riconfermando la scelta del Canada, come stabilito nell’ultima Assemblea tenutasi a L’Aquila nel 2023. (focus/ aise)