Italiani nel mondo e dove trovarli

ROMA – focus/ aise – A sessant’anni dalla tragedia di Mattmark, la Federazione delle Colonie Libere Italiane in Svizzera (FCLIS) organizza il 30 novembre a Berna una tavola rotonda per riflettere sul significato storico e umano di uno degli eventi più drammatici della storia dell’emigrazione italiana.
“Mattmark 1965–2025: Memoria, migrazione, donne e impegno collettivo” il tema dell’incontro in programma dalle 14:00 alle 16:00, presso la Casa d’Italia (Bühlstrasse 57, 3012 Berna).
Nel crollo della diga di Mattmark, nel 1965, persero la vita 88 lavoratori, di cui 56 italiani. A distanza di sei decenni, l’evento resta un simbolo del sacrificio, del lavoro e della solidarietà che hanno segnato la storia delle nostre comunità migranti in Svizzera.
Alla tavola rotonda, moderata dalla FCLIS, interverranno Anna-Maria Cimini, rappresentante della FCLIS; Elisabeth Joris, storica; Vasco Pedrina, sindacalista; e Toni Ricciardi, deputato e storico della migrazione.
“Il turismo delle radici, un percorso alla scoperta della Regione Umbria” il tema dell’incontro promosso dagli assessorati al Turismo e all’Agricoltura della Regione Umbria svolto ieri all’hôtel Boscolo di Nizza nell’ambito della Settimana della Cucina italiana nel mondo.
L’iniziativa nasce nel solco del progetto nazionale “Turismo delle Radici” promosso dal Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, a cui l’Umbria ha partecipato nel 2024, e punta a rafforzare il legame con le numerose comunità umbre presenti nell’area della Provenza–Alpi–Costa Azzurra, dove risiedono molti italiani di origine umbra, incluso lo stesso sindaco di Nizza che rivendica con orgoglio le proprie radici.
La Francia rappresenta oggi uno dei mercati più dinamici per la regione, con flussi turistici in crescita, e l’obiettivo è destagionalizzare le presenze promuovendo, tra le altre cose, l’offerta natalizia e i piccoli borghi umbri.
L’evento è stato organizzato in collaborazione con la Camera di Commercio dell’Umbria, con Italea Umbria – struttura nata dal progetto del ministero degli Affari esteri dedicato agli italiani nel mondo – e con la Camera di Commercio Italiana di Nizza, che svolge il ruolo di facilitatore sul territorio e di supporto logistico e comunicativo.
Il pomeriggio ha previsto incontri B2B riservati ai professionisti del turismo e dell’agroalimentare con degustazione di prodotti umbri e la conferenza istituzionale “Il turismo delle radici”, con gli interventi della Camera di Commercio Italiana di Nizza, del Consolato Generale d’Italia, del Comune di Nizza e della Regione Umbria, seguita dalla presentazione della destinazione a cura della Camera di Commercio dell’Umbria, di Italea Umbria e dei consorzi turistici regionali. A chiusura, una cena tradizionale con i piatti tipici dell’Umbria.
“Con questa iniziativa – ha sottolineato l’assessore regionale al Turismo e all’Agricoltura Simona Meloni – vogliamo parlare alle comunità umbre che da generazioni vivono in Francia e, allo stesso tempo, proporre a tour operator, stampa e buyer un’immagine dell’Umbria autentica, fatta di borghi, paesaggi, cammini, eventi natalizi diffusi. Il turismo delle radici è per noi una leva importante, chi torna per ritrovare la propria storia spesso torna di nuovo come visitatore e ambasciatore del territorio”.
Il talento italiano under 30 conquista la scena internazionale. Allegra Fortunato, 27 anni, è stata insignita del titolo di Sustainability Director of the Year 2025 dall’Institute of Directors, una delle istituzioni più autorevoli nel mondo della leadership aziendale.
La giovane professionista pugliese, attualmente Head of Strategy e direttrice dell’ufficio UK di Tecno International – società SustainTech parte di Tecno Group – è stata premiata per il suo contributo strategico all’integrazione della sostenibilità nei processi decisionali aziendali.
Fortunato ha costruito il suo percorso accademico tra Europa e Stati Uniti, studiando Economics all’Adam Smith Business School dell’University of Glasgow e alla University of California, Berkeley, per poi specializzarsi in International Management all’Imperial College London. Un curriculum che ha trovato applicazione immediata in ambito manageriale, con risultati concreti e riconosciuti a livello internazionale.
Nel suo ruolo attuale, guida la pianificazione strategica e le relazioni con clienti e stakeholder nel mercato britannico, supportando PMI e grandi aziende nell’adozione di modelli organizzativi sostenibili. Collabora inoltre con WIDE International, dove coordina progetti ESG per imprese e istituzioni.
“Credo che la nostra generazione abbia la responsabilità di coniugare progresso e impatto positivo, costruendo modelli sostenibili per il futuro”, ha dichiarato Fortunato durante la cerimonia di premiazione.
Il riconoscimento segna un punto di svolta per una carriera iniziata con visione e determinazione, e conferma il ruolo crescente delle giovani professioniste italiane nella trasformazione del business globale. (focus\aise)