La voce degli eletti all’estero (2)

ROMA – focus/ aise – “La legge di bilancio è visione e strategia. La vostra è fatta di mance e di prebende per i soliti noti che si accanisce, tra gli altri, contro i frontalieri, gli italiani all'estero, gli impatriati e il mondo della ricerca. Gli togliete diritti tra tasse sanitarie ingiuste e mancato accesso alla disoccupazione”. Lo ha detto Toni Ricciardi, vicepresidente del Pd nonché eletto in Europa, nell’aula di Montecitorio intervenendo in discussione generale.
“Per quanto riguarda gli italiani all’estero noi siamo stati l'unico partito ad aver segnalato e discusso emendamenti in loro favore – ha aggiunto -. La politica è fatta di scelte. Noi abbiamo scelto di destinare 600.000 euro di finanziamento straordinario ai Comites mentre voi con una manovra 34 miliardi, nell'ultima notte, avete trovato 6,5 miliardi per il ponte sullo Stretto, avete tagliato 1,5 miliardi alla manutenzione delle strade provinciali e non siete stati in grado di trovare 8 milioni, evitando lo scippo di Stato ai pensionati italiani all'estero a cui avete bloccato le rivalutazioni”.
Ancora criticità nella prenotazione online per il rilascio del passaporto nei Consolati italiani. Ad evidenziarle è il senatore Roberto Menia (FdI) in una interrogazione al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani.
“La problematica dei tempi di attesa per il rilascio o il rinnovo del passaporto ha determinato, nel passato, l'annullamento di 167.000 viaggi internazionali per un valore di 300 milioni di euro”, si legge nella premessa, in cui Menia riconosce che “le Questure, pur essendo impegnate anche su altri versanti, continuano a dimostrare uno straordinario impegno per migliorare la situazione, con risultati positivi derivanti da un rafforzamento del personale dedicato, dall'applicazione di interventi organizzativi e di gestione delle modalità di prenotazione”.
“Nel corso del 2024 – ricorda il senatore – ha avuto successo per l'accelerazione nell'evasione delle richieste con carattere di urgenza l'istituzione di un'"agenda prioritaria"; il nuovo e rinnovato impegno ha permesso, malgrado l'eccezionale incremento esponenziale e immediato delle richieste, il rilascio nel 2023 di 2.750.000 passaporti”, continua il senatore di Fratelli d’Italia.
“Si stima – riporta Menia – che nel 2024 si arriverà a circa 3.4 milioni di passaporti stampati, il 25 per cento in più dell'anno precedente e quasi il doppio rispetto ai 1.777 milioni del 2019; la tendenza di crescita non parrebbe essere soggetta a diminuzione anche per quanto riguarda il numero dei passaporti rilasciati in tutto il mondo dalle nostre rappresentanze consolari ai cittadini italiani iscritti all'AIRE”.
“Gli iscritti all'AIRE – aggiunge – lamentano che la richiesta di prenotazione di un appuntamento per il rinnovo del passaporto presso gli uffici consolari competenti per territorio richieda giorni di attesa e continui tentativi, sia che si cerchi di interloquire con qualcuno per telefono sia attraverso il portale on line, la cui introduzione ha peraltro contribuito in modo significativo a diminuire i precedenti tempi di attesa; la prenotazione avviene attraverso la sezione "prenotami" del portale degli uffici consolari, la cui gestione è in capo al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, non ai consolati ai quali qualunque intervento parrebbe precluso; per la prenotazione on line non è stata risolta la criticità determinata dalle agenzie specializzate nell'inoltro al consolato delle richieste per il rilascio e il rinnovo del passaporto o del riconoscimento della cittadinanza; dotate di specifici software le agenzie sono in grado, in pochi secondi, di prenotare per i loro clienti tutti gli appuntamenti resi disponibili dal Ministero, impendendo al singolo utente di prenotare in autonomia; leggendo quanto riportano numerosi articoli di giornali sulla situazione, i sentimenti che prevalgono tra i connazionali iscritti all'AIRE che non vorrebbero avvalersi di agenzie sono di rabbia per gli estenuanti tentativi di prenotazione attraverso il sito del consolato, di incomprensione per ciò che viene recepito come un mancato intervento del Ministero sulla criticità, di disperazione nel caso in cui il rilascio o il rinnovo del documento sia assolutamente necessario nel breve periodo”.
“La situazione – sottolinea Menia – indebolisce e danneggia la credibilità delle rappresentanze consolari italiane e di coloro che le rappresentano e che vi prestano servizio; danneggia anche quanto sino ad ora compiuto dal Governo per dare soluzione alla problematica delle liste di attesa e migliorare la tempistica necessaria al rilascio dei documenti”.
Il senatore, quindi, chiede di sapere “quali iniziative di carattere tecnico e di sicurezza siano state previste e attuate per contenere il fenomeno delle prenotazioni on line operate dalle società specializzate i cui software sono in grado in pochi secondi di inserire i loro clienti per le richieste relative al rilascio o al rinnovo di documenti da parte delle rappresentanze consolari italiane”.
“In riferimento alla malattia che in Congo sta provocando un significativo numero di decessi, ho rivolto una domanda molto chiara al ministero della Salute: il governo sarebbe in grado di affrontare un’epidemia su scala globale o ci faremo trovare ancora una volta impreparati? La risposta di oggi al question time alla Camera è stata clamorosa: nel 2024 l’Italia non ha avuto un piano pandemico aggiornato. Ovvero, il piano pandemico 2024-2028 è lungi dall’essere implementato”. A dichiararlo è stata Federica Onori, deputata di Azione eletta in Europa, a margine del question time di oggi alla Camera.
“Come se non bastasse – ha aggiunto Onori -, la bozza che era stata definita ormai un anno fa e che aspettava solo di essere finalizzata nell’accordo con le regioni, a distanza di un anno viene rimessa in discussione: oggi scopriamo che sta subendo modifiche e che quindi, ad ora, non abbiamo ancora nulla di definitivo. Ma cosa c’era nella bozza di gennaio 2024? Le stesse indicazioni del piano pandemico del governo precedente: vaccini, chiusure delle attività lavorative non essenziali, chiusure delle scuole, distanziamento fisico, limitazione e assembramenti, limitazione spostamenti e uso mascherine, oltre ai contestati dpcm. I cittadini che si identificano come “no vax” credo abbiano già capito che questo governo li usa solo strumentalmente per avere il loro voto, senza credere realmente nelle loro istanze – ha proseguito infine la deputata di Azione -. La salute pubblica nazionale è una precisa responsabilità di ogni esecutivo in carica, e quindi lo è anche di questo: i cittadini devono essere a conoscenza della grave mancanza che oggi è stata certificata”. (focus\ aise)