La voce degli eletti all’estero (2)

ROMA – focus/ aise – “Ridurre i tempi di attesa per la prenotazione di un appuntamento finalizzato al rilascio e al rinnovo dei passaporti e permettere, quindi, un potenziamento del servizio offerto dai diversi consolati”. A chiederlo è Francesca La Marca, senatrice Pd eletta in Centro e Nord America, in una interrogazione al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Antonio Tajani.
“Negli ultimi mesi, come evidenziato da numerose segnalazioni pervenute dai connazionali, si stanno verificando ritardi considerevoli, ovvero l'impossibilità di ottenere un appuntamento nelle prenotazioni presso diversi consolati in Nord e Centro America, al fine del rilascio e del rinnovo dei passaporti”, scrive la senatrice nella premessa.
“Nell'insieme delle competenze del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, - ricorda La Marca – i servizi consolari svolgono un ruolo fondamentale e rappresentano il primo biglietto da visita dell'Italia nel mondo. Tra i diversi servizi previsti dai consolati, la richiesta di un nuovo passaporto o il rinnovo, che dovrebbero rappresentare una delle priorità degli uffici, sempre più frequentemente si presentano come procedure che richiedono mesi e, in alcuni casi, persino anni”.
Ricordato che “con la legge di bilancio per il 2025, è stato previsto un nuovo ed ulteriore taglio al budget previsto per ciascun Ministero e, nel taglio al fondo destinato al Ministero degli affari esteri, si è registrato un pesante taglio al budget ministeriale dedicato alla gestione dei consolati italiani nel mondo”, La Marca spiega che “le numerose situazioni di disagio e ritardo che sono state registrate in modo trasversale tra le diverse circoscrizioni consolari del Nord e Centro America sono molto spesso concomitanti con un progressivo e continuo aumento delle richieste di iscrizioni all'AIRE e, secondariamente, dall'assenza di sufficiente personale all'interno dei consolati stessi, che possa quindi licenziare le richieste pervenute”.
“In alcune sedi consolari – puntualizza la senatrice – si registrano, inoltre, difficoltà relativamente al rilascio di prenotazione sulla piattaforma "Prenot@mi", dedicata a questo genere di servizi, portando molto spesso alla rinuncia della richiesta di rinnovo del passaporto; porre l'attenzione su questo tema rappresenta un'iniziativa necessaria, al fine di assicurare il pieno esercizio di un diritto riconosciuto e garantito, nonché la possibilità offerta di scongiurare gli effetti negativi derivanti dal mancato rilascio o rinnovo del titolo in tempi congrui in favore dei soggetti richiedenti”.
Al Ministro, La Marca chiede di sapere “quali siano le sue considerazioni circa i fatti esposti e quali iniziative necessarie e urgenti intenda mettere in atto per ovviare alle criticità che hanno recentemente generato ritardi e difficoltà nelle procedure di rilascio e rinnovo dei passaporti dei cittadini italiani residenti in aree di competenza di diversi consolati del Nord e Centro America; quali iniziative di competenza intenda assumere al fine di ridurre i tempi di attesa per la prenotazione di un appuntamento finalizzato al rilascio e al rinnovo dei passaporti e permettere, quindi, un potenziamento del servizio offerto dai diversi consolati” e, infine, “se intenda adottare misure volte alla semplificazione della procedura amministrativa, al fine di valorizzare le procedure telematiche ed informatiche, superando l'attuale portale e il sistema di iscrizione alla waiting list che spesso causa attese interminabili, prediligendo un programma più efficiente e snello nell'interfaccia grafica con l'obiettivo di velocizzare le procedure per il rinnovo e il rilascio del passaporto”.
Toronto si conferma una delle città con la più alta concentrazione di italiani nel mondo, e il MAIE (Movimento Associativo Italiani all’Estero), quindi, ha deciso di intensificare la sua azione nella città canadese. Dopo aver nominato di recente un nuovo coordinatore per la zona, Francesco Sanci, il movimento continua ad ascoltare le istanze delle associazioni locali e della comunità e a lavorare in parlamento per non far dimenticare all’Italia “i suoi figli all’estero”.
La nomina di Sanci, sostenuta dal vicepresidente del MAIE Vincenzo Odoguardi, è un segnale chiaro dell’impegno del Movimento a costruire una rete sempre più forte per difendere i diritti e gli interessi degli italiani all’estero. Sanci è un punto di riferimento capace di unire le persone e promuovere iniziative concrete.
“Toronto – spiegano dal Movimento -, con la sua vasta comunità italiana, ha bisogno di una rappresentanza attenta alle reali necessità delle persone. Il MAIE offre un canale diretto per segnalare problemi, proporre soluzioni e promuovere attività culturali, sociali ed economiche”.
Sanci, nel suo nuovo ruolo, ha dichiarato di essere pronto a collaborare con tutte le associazioni italiane presenti in Canada, con i Comites e con il CGIE per costruire una rete di supporto efficace. “Gli italiani a Toronto devono sapere che non sono soli. Il MAIE è qui per ascoltare, per risolvere i problemi e per portare le loro istanze nelle sedi istituzionali,” ha sottolineato il coordinatore.
Mentre la presenza territoriale si rafforza, il MAIE continua anche con il suo lavoro in Parlamento per tutelare i diritti degli italiani nel mondo. Recentemente, l’On. Mario Borghese ha presentato un emendamento volto a eliminare la tassa di 600 euro per il riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis. Questa misura, introdotta nella manovra finanziaria, è stata definita “un attacco agli italiani all’estero” perché rischia di penalizzare proprio coloro che vogliono recuperare il legame con l’Italia.
Inoltre, il MAIE sta portando avanti un’altra importante battaglia contro la discriminazione dei pensionati italiani residenti all’estero. Una norma presente nella bozza della legge di bilancio prevede trattamenti differenziati tra pensionati italiani in patria e quelli all’estero. Il MAIE ha presentato un emendamento per correggere questa ingiustizia, ribadendo il principio che tutti i cittadini italiani devono essere trattati con equità, indipendentemente dal luogo di residenza.
“L’Italia non può permettersi di dimenticare i suoi figli all’estero,” ha dichiarato Borghese. “Ogni giorno lavoriamo per portare avanti le loro istanze e per eliminare le discriminazioni legislative che ancora esistono.”
Il MAIE ha quindi lanciato un appello a tutte le associazioni italiane in Canada, ai Comites, al CGIE e ai singoli cittadini: “fate sentire la vostra voce!”
“Ogni problema legato alla cittadinanza, alle pensioni, ai servizi consolari, alla lingua e cultura italiana – hanno spiegato nell’appello -, può e deve essere affrontato con il supporto del MAIE. La comunità italiana all’estero è una risorsa straordinaria per l’Italia, ma troppo spesso viene ignorata o penalizzata da scelte politiche sbagliate. Solo unendo le forze e facendo squadra possiamo ottenere risultati concreti.
Chiunque abbia difficoltà o suggerimenti è invitato a contattare il MAIE attraverso i propri rappresentanti locali o attraverso i canali ufficiali del Movimento. Francesco Sanci, come coordinatore per Toronto, è a disposizione per raccogliere segnalazioni e proporre soluzioni”. (focus\ aise)