La voce degli eletti all’estero (2)

ROMA – focus/ aise – “Molte lavoratrici italiane residenti all’estero nonostante abbiano i requisiti anagrafici e contributivi per accedere al trattamento pensionistico anticipato denominato “Opzione donna” non esercitano tale diritto perché il Ministero del Lavoro e l’Inps non hanno mai assolto al loro dovere istituzionale fornendo le informazioni e le istruzioni necessarie su come presentare la documentazione e svolgere l’iter procedurale. Dopo aver denunciato più volte le inadempienze dei Governi che si sono succeduti in questi ultimi anni ho presentato una interrogazione parlamentare che spero sortirà gli effetti desiderati mettendo in condizione le nostre emigrate all’estero di poter esercitare un loro sacrosanto diritto”. Ne dà notizia Fabio Porta, deputato Pd eletto in Sud America che ha presentato una interrogazione al Ministro del Lavoro Calderone sull’applicabilità del pensionamento anticipato “Opzione donna” alle lavoratrici italiane residenti all’estero.
Nella premessa, Porta ricorda che “con la Legge di Bilancio per il 2025 è stato prorogato il pensionamento “Opzione donna”. Ho sottolineato che l’accesso a questo trattamento pensionistico anticipato, calcolato secondo le regole del sistema contributivo, sarà ora consentito alle lavoratrici che abbiano maturato entro il 31 dicembre 2024 un’anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni e che abbiano, alla medesima data, un’età anagrafica di almeno 61 anni (60 anni per le donne con 1 figlio, 59 anni per le donne con 2 o più figli oppure licenziate o dipendenti in aziende con tavolo di crisi aperto). Ho ricordato al Ministro (non si sa mai!) che il diritto al pensionamento anticipato “Opzione donna” può essere perfezionato anche dalle lavoratrici italiane residenti all’estero, in maniera autonoma o tramite il meccanismo della totalizzazione dei contributi assicurativi così come previsto dalle Convenzioni internazionali (bilaterali e multilaterali) di sicurezza sociale stipulate dall’Italia con i Paesi di emigrazione italiana”.
Nell’interrogazione, poi, Porta ha “evidenziato che le lavoratrici residenti in Italia o all’estero interessate ad esercitare il diritto al pensionamento anticipato “Opzione donna” devono essere in possesso – oltre che dei requisiti anagrafici e contributivi summenzionati - anche, alternativamente, di uno dei seguenti requisiti: 1) essere caregiver che assistono, da almeno 6 mesi, persone disabili conviventi, con disabilità in situazione di gravità in base alla legge 104 del 1992; 2) avere una riduzione della capacità lavorativa uguale o superiore al 74% (accertata dalle competenti commissioni italiane per il riconoscimento dell’invalidità civile); 3) essere lavoratrici licenziate o dipendenti da imprese per le quali è attivo un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale”.
“Proprio per la mancanza di informazioni e istruzioni operative su come dimostrare di essere in possesso di questi ultimi requisiti – chiarisce il deputato – è stato finora precluso a migliaia di lavoratrici italiane residenti all’estero (le quali soddisfano i requisiti anagrafici e quelli contributivi maturabili tramite il meccanismo della totalizzazione previsto dalle Convenzioni internazionali) di accedere – se lo ritenessero utile e opportuno - al diritto alla pensione anticipata”.
Al Ministro Calderone, Porta chiede di “fornire finalmente le indicazioni amministrative e procedurali all’Inps affinchè l’Istituto previdenziale chiarisca e illustri, tramite messaggi o circolari, come possano essere soddisfatti dalle lavoratrici italiane residenti all’estero i particolari requisiti circoscritti a determinate categorie di beneficiari richiesti dalla normativa che disciplina “Opzione donna””.
Senatrice Pd eletta in Centro e Nord America, Francesca La Marca domenica scorsa, 9 marzo, ha partecipato a New York alle celebrazioni per il 25º anniversario della Federazione delle Associazioni Campane negli Stati Uniti, un evento che ha saputo coniugare il valore dell’associazionismo con il riconoscimento del ruolo fondamentale della donna italiana all’interno della comunità italo-americana. In questa occasione si sono svolte anche le celebrazioni per la Festa della Donna che ricorre l’8 marzo di ogni anno.
Il ricevimento, che ha visto la partecipazione di circa 300 membri della comunità, è stato organizzato da Nicola Trombetta, Presidente della Federazione, insieme al comitato esecutivo.
Da 25 anni, la Federazione delle Associazioni della Campania negli Stati Uniti riunisce 30 realtà associative presenti in sette diversi Stati – New York, New Jersey, Connecticut, Pennsylvania, Florida, Illinois e California – diventando un punto di riferimento imprescindibile per la promozione e la valorizzazione della cultura campana in America. Alla serata hanno preso parte anche tutti i presidenti delle associazioni aderenti alla Federazione, testimoniando il forte senso di appartenenza e la vitalità di questa rete associativa. Tony Pasquale, voce storica della IIC Radio, ha presentato la serata insieme a Maretta Abate.
Nel corso della serata, sono stati premiati Anna Malafronte, insignita del titolo di Donna dell’Anno, e Giuseppe Fasanella, Uomo dell’Anno 2025. Due figure simbolo della dedizione alla comunità - Anna Malafronte, storica segretaria del Consolato Generale d’Italia a New York, è stata per anni un punto di riferimento per gli italiani all’estero, offrendo supporto in ambito burocratico e istituzionale. Giuseppe Fasanella, Presidente del Monte S. Giacomo Democratic Club di Hoboken (NJ), è da tempo attivo nella comunità, contribuendo alla conservazione dell’identità italiana e alla trasmissione delle tradizioni campane negli Stati Uniti.
Nel suo saluto, La Marca ha espresso il suo riconoscimento per l’importante traguardo della Federazione, sottolineando il ruolo chiave dell’associazionismo nel rafforzare i legami tra l’Italia e la sua diaspora. “Questi 25 anni rappresentano un grande esempio di dedizione e amore per le proprie radici”, le parole della senatrice. “La Federazione ha saputo portare avanti progetti culturali, sociali e di beneficenza che hanno dato lustro alla comunità campana negli Stati Uniti, rafforzando il senso di appartenenza e tramandando la nostra cultura alle nuove generazioni”.
La Marca ha poi voluto ringraziare i due premiati della serata, figure di spicco che meglio rappresentano il saper fare e la simpatia dei campani nel mondo. Infine, rivolgendosi alle donne presenti in sala, la parlamentare ha voluto celebrare il coraggio e la forza delle donne del Sud, che con determinazione e sacrificio hanno contribuito alla crescita della comunità italiana negli Stati Uniti: “le donne campane sono custodi della nostra identità e della nostra storia. Con il loro saper fare, il loro cuore generoso e la loro incrollabile tenacia, continuano a tramandare la cultura italiana oltre oceano, rendendoci orgogliosi delle nostre radici”. (focus\aise)