La voce degli eletti all’estero (2)

ROMA – focus/ aise – Senatore Pd eletto all’estero, Francesco Giacobbe ha partecipato la scorsa settimana alla 2025 Italian - Australian Legal and Financial Conference organizzata a Padova dall’AILA (Australian Italian Lawyers Association) e dalla Camera di Commercio Italiana di Melbourne.
“Nel mio intervento – riporta il senatore residente in Australia – ho toccato temi di grande attualità, dall’impatto dell’intelligenza artificiale sul commercio, alle sfide globali che ci attendono. Ma soprattutto ho voluto sottolineare un punto chiave: il confronto costante tra Italia e Australia, a tutti i livelli, è una base solida sulla quale costruire un futuro comune fatto di crescita, innovazione e collaborazione”.
“Un sentito grazie al coordinatore dell’AILA, l’instancabile Vincent Morfuni, alla CEO della Camera di Commercio di Melbourne Veronica Misciattelli, agli interessanti relatori ed a quanti hanno contribuito ad organizzare ed hanno partecipato questo importante evento”, conclude Giacobbe. “Un’occasione importante per approfondire temi legali contemporanei ed avviare un dialogo costruttivo ed una visione condivisa”.
“È per me un grande onore aver preso parte oggi, nella storica cornice di Padova, all’apertura della Conferenza Italo-Australiana su Diritto e Finanza, un appuntamento che rappresenta molto più di un incontro professionale: è la conferma del nostro impegno comune a rafforzare i legami culturali, accademici e commerciali tra Italia e Australia”: è quanto ha dichiarato l’on. Nicola Carè, deputato PD eletto all’estero, intervenendo all’iniziativa organizzata da AILA, dall’Università di Padova, con il contributo del professor Marcello Poggioli, e dalla Camera di Commercio e Industria Italiana di Melbourne.
Nel suo intervento, Carè ha espresso un sentito ringraziamento agli organizzatori, con un particolare omaggio a Vincent Morfuni, presidente di AILA e figura di riferimento per la comunità legale italo-australiana, e a Veronica Misciattelli, amministratrice delegata della ICCI Melbourne, per il ruolo svolto nel rafforzare i rapporti tra imprese e istituzioni dei due Paesi.
Uno dei temi centrali della conferenza è stato l’impatto dell’Intelligenza Artificiale sul mondo del diritto e della finanza. ”L’IA rappresenta una delle sfide più urgenti e affascinanti del nostro tempo”, ha osservato Carè: “può rendere la giustizia più accessibile e i servizi legali più efficienti, ma occorre garantire che trasparenza, equità ed empatia restino al centro del diritto. È nostra responsabilità evitare che l’innovazione diventi uno strumento di esclusione, invece che di progresso condiviso”.
Carè ha inoltre ricordato la dimensione più ampia dei rapporti tra Italia e Australia. “La nostra relazione bilaterale”, ha detto, “si fonda su valori comuni – democrazia, stato di diritto e giustizia sociale – e su una lunga storia di legami migratori, economici e culturali. In un mondo attraversato da crisi e tensioni geopolitiche, rafforzare questa cooperazione non è un fatto secondario, ma una scelta strategica”. “Conferenze come questa non solo promuovono il dialogo tra professionisti, accademici e imprese, ma rappresentano anche atti politici”, ha concluso Carè, “perché costruiscono dal basso un’amicizia solida e concreta tra i nostri due Paesi, fondamentale per lo sviluppo, la stabilità e la giustizia del futuro”.
Apprezzatissima l’autorevole presenza secondo Carè, all’evento, di Tony Pagone, ex giudice presso la Corte Federale dell'Australia.
“La presenza degli italiani all’estero, dovunque nel mondo, ricopre un ruolo fondamentale per il Belpaese: sappiamo bene, infatti, quanto sia importante per la promozione della nostra lingua, della cultura italiana, per la difesa del Made in Italy, solo per fare alcuni esempi”. Così in una nota Vincenzo Odoguardi, Vicepresidente del Movimento Associativo Italiani all’Estero – MAIE.
“L’italianità oltre confine – prosegue - è un enorme volano per l’economia italiana. Ci domandiamo, a volte, se l’Italia ne sia pienamente consapevole. Sì, nelle dichiarazioni di politici e rappresentanti delle istituzioni questo tema viene spesso toccato e sottolineato; eppure, non sempre i fatti coincidono con le parole”.
“Abbiamo visto come l’attuale governo abbia voluto modificare la legge sulla cittadinanza ius sanguinis, limitandola fortemente, rischiando in questo modo di spegnere quel legame vitale che unisce milioni di persone di origine italiana alla loro Madre Patria. Vorremmo, come italiani nel mondo, - annota Odoguardi – che il nostro Paese pensasse alla nostra presenza all’estero come a una straordinaria risorsa, e non come a un peso. Perché non è così: noi siamo ponti culturali ed economici, ambasciatori spontanei dell’Italia, custodi di tradizioni e promotori di innovazione. Ecco perché, come MAIE, da sempre ci battiamo non solo per migliorare la qualità di vita dei nostri connazionali – attraverso il nostro impegno per servizi consolari più veloci ed efficienti, per la promozione culturale, per l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese italiane – ma anche per tenere alta la bandiera italiana ovunque ci siano nostri connazionali”.
“La nostra missione è chiara: dare voce agli italiani all’estero, difendere i loro diritti, valorizzare il loro ruolo e rafforzare il legame con l’Italia. Perché un’Italia che riconosce e sostiene i suoi figli nel mondo è un’Italia più forte, più rispettata e più unita”, conclude. (focus\aise)