La voce degli eletti all’estero

ROMA – focus/ aise – “La ripresa delle ostilità di questi ultimi giorni, da ultima l’operazione di terra nel quartiere di Shaboura a Rafah, ha dato il via a una nuova spirale di violenza che sta colpendo duramente la popolazione civile di Gaza. I bombardamenti indiscriminati, le operazioni militari e l’ulteriore distruzione di infrastrutture aggravano una crisi umanitaria già insostenibile. Di fronte a questo massacro, non possiamo permetterci di restare ancora in silenzio”. Così Federica Onori, deputata di Azione eletta in Europa, segretaria e capogruppo di Azione in commissione Esteri.
“L’Unione Europea deve agire con urgenza per fermare questa tragedia”, ribadisce la parlamentare secondo cui “è indispensabile un’iniziativa politica forte che imponga il rispetto del diritto internazionale, garantisca la protezione dei civili e favorisca un vero percorso negoziale”.
“Gli Stati Uniti, con il loro sostegno incondizionato a Israele, stanno alimentando un’escalation che allontana ogni prospettiva di pace”, accusa Onori. “L’Europa deve far sentire la propria voce e lavorare per una soluzione che metta al centro la sicurezza e i diritti di tutti i popoli della regione. La violenza non può essere la risposta: serve un impegno concreto per costruire una pace duratura”.
“La ringrazio per la Sua cortese lettera con la quale ha voluto rappresentare una esigenza molto sentita dalla comunità italiana in Nuova Zelanda, relativa alla definizione di un nuovo testo per un Accordo di Sicurezza sociale tra Italia e Nuova Zelanda. Condivido con Lei l'opportunità di avviare una riflessione approfondita per il possibile riavvio del negoziato”. Questa la risposta del Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Elvira Calderone, alla richiesta del Senatore del Partito Democratico Francesco Giacobbe di riaprire una trattativa con la Nuova Zelanda perché sia finalmente siglato un accordo di sicurezza sociale fra i due Paesi.
"La lettera del Ministro Calderone rappresenta un segnale importante, ma adesso è necessario un impegno concreto per colmare questa grave lacuna che penalizza la nostra comunità in Nuova Zelanda e i cittadini neozelandesi che lavorano in Italia”, commenta il senatore eletto nella circoscrizione estero Africa-Asia-Oceania-Antartide. "La mancanza di un accordo bilaterale in materia previdenziale crea difficoltà concrete per lavoratori che hanno trascorso parte della loro carriera nei due Paesi, rendendo incerto l’accesso a un trattamento pensionistico equo e adeguato”.
Italia e Nuova Zelanda celebrano quest’anno 75 anni di relazioni diplomatiche, caratterizzate da una cooperazione crescente in ambito economico, culturale e scientifico. Tuttavia, l’assenza di un accordo di sicurezza sociale, nonostante la firma di un’intesa nel 1998 tra l’allora Ministro Piero Fassino e il suo omologo neozelandese Roger Sowry, continua a penalizzare chi ha lavorato in entrambi i Paesi. Tale accordo, mai ratificato, è stato dichiarato “definitivamente decaduto” nel 2018 dal MAECI.
"Non possiamo più ignorare questa situazione," sottolinea Giacobbe. "Negli anni, la Nuova Zelanda ha più volte manifestato la volontà di rinegoziare un nuovo testo, adeguato alle moderne esigenze normative ed economiche. È ora che anche l’Italia dimostri la stessa apertura e volontà politica".
Il mancato riconoscimento reciproco delle contribuzioni previdenziali tra i due Paesi sta creando un disagio sempre più evidente per i lavoratori coinvolti: "il nostro obiettivo deve essere quello di garantire un quadro normativo chiaro e stabile, che tuteli chi ha contribuito allo sviluppo di entrambe le nazioni," sottolinea il senatore. "Registro con piacere la disponibilità del Ministro e rinnovo il mio appello al Governo affinché il negoziato venga riaperto con urgenza. La mia disponibilità a collaborare con le istituzioni competenti resta totale, affinché – conclude – questa tematica trovi una soluzione concreta nel più breve tempo possibile".
Senatrice Pd eletta in Centro e Nord America, Francesca La Marca è stata intervistata durante la trasmissione The Agenda with Steve Paikin andata in onda mercoledì 19 marzo, su TVO.
In questa occasione, riporta la parlamentare, “ho avuto l’opportunità di esprimere il mio punto di vista sul nuovo ordine internazionale e sul ruolo dell’Italia nello scenario internazionale, in continua evoluzione”.
Al centro della puntata, intitolata “Ukraine's Fate Under Trump”, il rapporto dei leader europei con l’Amministrazione Trump. (focus\aise)