L'eco dell'UE

ROMA – focus/ aise – La Commissione europea ha annunciato il 3 novembre, finanziamenti per un totale di 2,9 miliardi di euro a favore di 61 progetti all'avanguardia nel settore delle tecnologie a zero emissioni nette nell'ambito del Fondo per l'innovazione.
Il Fondo per l'innovazione è uno dei maggiori programmi di finanziamento al mondo per la diffusione di tecnologie innovative a zero emissioni nette e a basse emissioni di carbonio. È finanziato dalle entrate generate dal sistema di scambio di quote di emissione dell'UE (ETS), uno strumento fondamentale per conseguire i nostri obiettivi climatici, garantendo allo stesso tempo la competitività industriale.
La Commissione ha quindi spiegato che le sovvenzioni sono state concesse a progetti dotati di un notevole potenziale di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra in vari settori, tra cui la produzione di tecnologie pulite, le energie rinnovabili, lo stoccaggio dell'energia e le industrie ad alta intensità energetica, su scale diverse. Tali progetti sottolineano l'impegno dell'UE a rafforzare la leadership e la capacità produttiva dell'Europa in tecnologie innovative, all'avanguardia e a zero emissioni nette, perseguendo nel contempo il percorso verso la neutralità climatica entro il 2050.
La Commissione europea ha varato questa settimana l'Alleanza per le sostanze chimiche critiche. L'alleanza è direttamente riconducibile al piano d'azione in materia di sostanze chimiche adottato nel luglio 2025, che mira a rafforzare la competitività, la resilienza e la sostenibilità dell'industria chimica europea. L'Alleanza terrà la sua prima assemblea generale alla presenza di Stéphane Séjourné, Vicepresidente esecutivo per la Prosperità e la strategia industriale, in una data che sarà annunciata prossimamente.
Nata per affrontare le principali sfide che il settore si trova ad affrontare, tra cui il rischio di chiusure di impianti, le perturbazioni commerciali e l'urgente necessità di investimenti in capacità produttive critiche, l'Alleanza è chiamata a stabilire criteri per individuare i prodotti e le molecole chimiche critiche che sono essenziali per l'economia e i settori strategici dell'UE; effettuare una mappatura di tali molecole critiche per consentire un monitoraggio rafforzato degli scambi e funzioni di allarme rapido, anche attraverso il sistema di sorveglianza doganale dell'UE; sostenere investimenti coordinati allineando gli strumenti di finanziamento dell'UE e nazionali e aiutando gli Stati membri e l'industria a orientare i progetti chiave.
L'Alleanza è aperta a tutte le organizzazioni attive nell'industria chimica, comprese le imprese, le associazioni, gli investitori, gli organismi di ricerca e la società civile. Le organizzazioni interessate possono candidarsi online firmando la dichiarazione dell'Alleanza, con la quale ci si impegna a contribuire attivamente ai suoi obiettivi.
Tutti i membri possono partecipare all'assemblea generale, che si riunirà almeno due volte all'anno per stabilire le priorità e adottare i pareri e le raccomandazioni dell'Alleanza. Un comitato direttivo coordinerà i lavori dell'Alleanza e ne definirà i risultati, mentre i gruppi di lavoro di esperti si concentreranno su settori tematici specifici quali la resilienza commerciale, l'innovazione e la produzione sostenibile. (focus\aise)