Vento d’Europa

ROMA – focus/aise - La Presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola, ha annunciato il 24 ottobre i laureati del premio Sacharov 2024 per la Libertà di Pensiero in Aula, in seguito alla decisione presa dalla Conferenza dei Presidenti del Parlamento europeo: sono i venezuelani María Corina Machado e “il presidente eletto” Edmundo González Urrutia. Il premio è “per la loro coraggiosa lotta per ripristinare la libertà e la democrazia in Venezuela. Nella loro ricerca di una transizione equa, libera e pacifica del potere, hanno sostenuto senza paura i valori che milioni di venezuelani e il Parlamento europeo hanno così a cuore: giustizia, democrazia e Stato di diritto. Il Parlamento europeo è al fianco del popolo venezuelano e di María Corina Machado e del presidente eletto Edmundo González Urrutia nella loro lotta per il futuro democratico del loro paese. Questo premio è per loro”.
María Corina Machado è stata nominata candidata presidenziale dell'opposizione venezuelana a nome della "Piattaforma democratica unitaria" nel 2023, ma è stata successivamente esclusa dalle elezioni dal Consiglio elettorale nazionale controllato dal Governo di Maduro.
Edmundo González Urrutia, diplomatico e politico che le è succeduto come candidato per la "Piattaforma democratica unitaria", ha denunciato la mancata pubblicazione da parte del governo venezuelano dei risultati ufficiali delle elezioni presidenziali e ha contestato la vittoria dichiarata di Nicolás Maduro. González Urrutia ha lasciato il paese a settembre, dopo l'emissione di un mandato d'arresto nei suoi confronti.
Secondo il governo venezuelano, 2.400 persone sono state arrestate durante le manifestazioni che hanno seguito le elezioni e le organizzazioni non governative hanno riportato la morte di 24 persone. María Corina Machado è rimasta nascosta, mentre Edmundo González Urrutia è andato in Spagna, dove gli è stato concesso asilo politico il 7 settembre.
La cerimonia di premiazione è in programma per il prossimo 18 dicembre, a Strasburgo, durante la sessione plenaria del Parlamento.
Il Parlamento europeo chiede un bilancio dell'UE per il 2025 che si concentri sul miglioramento della vita delle persone, sul rafforzamento della competitività e sulle sfide attuali.
La posizione dell'Europarlamento sul bilancio UE, dunque, è stata adottata ieri e fissa il livello complessivo degli stanziamenti di impegno a quasi 201 miliardi di euro, 1,24 miliardi in più rispetto alla proposta della Commissione presentata a giugno.
I deputati hanno aumentato i finanziamenti per programmi necessari per affrontare le sfide sanitarie, aiutare i giovani, sostenere l'agricoltura e le zone rurali, aiutare le persone colpite da calamità naturali, promuovere l'azione per il clima, gestire le esigenze di migrazione e sicurezza e rafforzare il sostegno dell'UE alle regioni limitrofe insieme a crisi geopolitiche e umanitarie globali. I deputati hanno poi ripristinato 1,52 miliardi di euro di tagli ai finanziamenti proposti dal Consiglio e hanno fissato a 153,5 miliardi di euro gli stanziamenti di pagamento.
Spese di rimborso per lo Strumento Europeo per la Ripresa (EURI)
Secondo la posizione del Parlamento, i costi di rimborso dell'EURI, che sono il doppio dell'importo inizialmente previsto per il 2025, non devono comportare una riduzione dei finanziamenti per programmi essenziali, come Erasmus+ o R&S.
I deputati vogliono pertanto ripristinare i tagli apportati dai governi UE agli stanziamenti dedicati a questi settori e garantire il corretto utilizzo del nuovo "meccanismo a cascata EURI", introdotto dalla revisione del bilancio a lungo termine dell'UE. Questo meccanismo è concepito per gestire l'aumento degli oneri finanziari di Next Generation EU, senza incidere sulle iniziative chiave e mantenendo la flessibilità e la capacità di risposta del bilancio.
"Il voto odierno è un forte segnale di sostegno a un bilancio dell'UE incentrato sui cittadini e incentrato sugli investimenti nello sviluppo economico e nel miglioramento della vita delle persone – ha dichiarato Victor Negrescu (S&D, Romania), relatore generale per il bilancio dell'UE 2024 (per la sezione III - Commissione) -. Ecco perché chiediamo un aumento di 110 milioni di euro per azioni nel settore della salute, altri 70 milioni di euro per Erasmus, 42 milioni di euro per proteggere i nostri cittadini dagli effetti delle catastrofi naturali, 96 milioni di euro aggiuntivi per l'agricoltura, 120 milioni di euro per gli aiuti umanitari, 110 milioni di euro per il vicinato orientale e meridionale".
“La cibersicurezza è essenziale per le istituzioni dell'UE e rappresenta una seria preoccupazione già dal 2023 – ha aggiunto Niclas Herbst (PPE, Germania), relatore per le alte sezioni di bilancio -. Un'altra priorità fondamentale è garantire che le istituzioni dispongano di personale sufficiente per svolgere nuovi compiti, ad esempio per l'attuazione della legge sull'intelligenza artificiale. Inoltre, è essenziale migliorare la sicurezza degli edifici del Servizio europeo per l'azione esterna, in particolare nelle delegazioni situate in zone remote e ad alto rischio. Per far fronte a questo problema, è necessario un aumento di 37 milioni di euro”.
Il Parlamento europeo ha dato il via libera definitivo a un prestito straordinario fino a 35 miliardi di euro all'Ucraina, da rimborsare con le future entrate derivate da beni russi congelati.
Oggi, con 518 voti favorevoli, 56 contrari e 61 astensioni, il Parlamento ha approvato una nuova assistenza macrofinanziaria (AMF) per aiutare l'Ucraina a contrastare la brutale guerra di aggressione della Russia. Il prestito fa parte di un pacchetto del G7 concordato lo scorso giugno per fornire fino a 50 miliardi di dollari (circa 45 miliardi di euro) di sostegno finanziario al paese. L'importo finale del contributo dell'UE potrebbe essere inferiore, a seconda dell'entità dei prestiti erogati da altri partner del G7.
Il meccanismo di cooperazione per i prestiti all'Ucraina, un quadro di recente istituzione, metterà a disposizione dell'Ucraina le future entrate provenienti dai beni congelati della Banca centrale russa situati nell'UE. Questi fondi aiuteranno l'Ucraina a rimborsare il prestito AMF dell'UE e i prestiti di altri partner del G7. Mentre i fondi del meccanismo possono essere utilizzati per rimborsare i prestiti, Kiev può usare i fondi di AMF come più ritiene opportuno.
I nuovi fondi AMF saranno erogati fino alla fine del 2025. Il prestito è soggetto al costante impegno dell'Ucraina a sostenere meccanismi democratici efficaci, a rispettare i diritti umani e ad ulteriori condizioni politiche da stabilire in un memorandum d'intesa. Inoltre, al prestito AMF si applicheranno i sistemi di gestione e controllo delineati nel piano per l'Ucraina, insieme a misure specifiche per prevenire le frodi e altre irregolarità.
PROSSIME TAPPE
I governi dell'UE hanno già informalmente approvato la proposta. Il Consiglio ha annunciato che adotterà formalmente il regolamento mediante procedura scritta dopo il voto di oggi dei deputati. Il regolamento entrerà in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'UE. (focus\aise)