Vento d’Europa

ROMA – focus\ aise - La Commissione europea ha pubblicato tre inviti a presentare proposte nell'ambito del programma “Europa creativa” per sostenere la libertà e il pluralismo dei media, rafforzarne la resilienza e contribuire al miglioramento dell'alfabetizzazione mediatica.
Il primo invito a presentare proposte finanzierà azioni di pluralismo e collaborazione per promuovere i partenariati giornalistici per un importo totale di 10,5 milioni di euro. L'azione per il pluralismo è rivolta alle organizzazioni che possono istituire e distribuire fondi ai mezzi di informazione in settori di particolare interesse per la democrazia, mentre l'azione collaborativa mira a sostenere proposte di collaborazione transfrontaliera tra mezzi di informazione incentrati su modelli imprenditoriali innovativi e progetti giornalistici in tutta Europa.
Un altro invito a presentare proposte, dell’importo di 3 milioni di euro, mira a creare un sistema di risposta rapida che monitorerà in modo sistematico e completo le violazioni della libertà di stampa e dei media in tutta l'UE, nonché nei paesi che partecipano al programma “Europa creativa” e nei paesi candidati. L'obiettivo generale di tale monitoraggio è raccogliere dati e informazioni migliori sui rischi connessi alla libertà e al pluralismo dei media.
Infine, 2,5 milioni di euro sono destinati a progetti transfrontalieri innovativi che contribuiscono a rafforzare le competenze europee di alfabetizzazione mediatica e a limitare gli effetti negativi della disinformazione. Le sovvenzioni incoraggeranno la condivisione delle conoscenze e il rafforzamento delle pratiche di alfabetizzazione mediatica oltre i confini nazionali, culturali e linguistici.
La Presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola, ha annunciato lo scorso 24 ottobre i laureati del premio Sacharov 2024 per la Libertà di Pensiero in Aula, in seguito alla decisione presa dalla Conferenza dei Presidenti del Parlamento europeo: sono i venezuelani María Corina Machado e “il presidente eletto” Edmundo González Urrutia. Il premio è “per la loro coraggiosa lotta per ripristinare la libertà e la democrazia in Venezuela. Nella loro ricerca di una transizione equa, libera e pacifica del potere, hanno sostenuto senza paura i valori che milioni di venezuelani e il Parlamento europeo hanno così a cuore: giustizia, democrazia e Stato di diritto. Il Parlamento europeo è al fianco del popolo venezuelano e di María Corina Machado e del presidente eletto Edmundo González Urrutia nella loro lotta per il futuro democratico del loro paese. Questo premio è per loro”.
María Corina Machado è stata nominata candidata presidenziale dell'opposizione venezuelana a nome della "Piattaforma democratica unitaria" nel 2023, ma è stata successivamente esclusa dalle elezioni dal Consiglio elettorale nazionale controllato dal Governo di Maduro.
Edmundo González Urrutia, diplomatico e politico che le è succeduto come candidato per la "Piattaforma democratica unitaria", ha denunciato la mancata pubblicazione da parte del governo venezuelano dei risultati ufficiali delle elezioni presidenziali e ha contestato la vittoria dichiarata di Nicolás Maduro. González Urrutia ha lasciato il paese a settembre, dopo l'emissione di un mandato d'arresto nei suoi confronti.
Secondo il governo venezuelano, 2.400 persone sono state arrestate durante le manifestazioni che hanno seguito le elezioni e le organizzazioni non governative hanno riportato la morte di 24 persone. María Corina Machado è rimasta nascosta, mentre Edmundo González Urrutia è andato in Spagna, dove gli è stato concesso asilo politico il 7 settembre.
La cerimonia di premiazione è in programma per il prossimo 18 dicembre, a Strasburgo, durante la sessione plenaria del Parlamento.
Il Parlamento europeo chiede un bilancio dell'UE per il 2025 che si concentri sul miglioramento della vita delle persone, sul rafforzamento della competitività e sulle sfide attuali.
La posizione dell'Europarlamento sul bilancio UE, dunque, è stata adottata ieri e fissa il livello complessivo degli stanziamenti di impegno a quasi 201 miliardi di euro, 1,24 miliardi in più rispetto alla proposta della Commissione presentata a giugno.
I deputati hanno aumentato i finanziamenti per programmi necessari per affrontare le sfide sanitarie, aiutare i giovani, sostenere l'agricoltura e le zone rurali, aiutare le persone colpite da calamità naturali, promuovere l'azione per il clima, gestire le esigenze di migrazione e sicurezza e rafforzare il sostegno dell'UE alle regioni limitrofe insieme a crisi geopolitiche e umanitarie globali. I deputati hanno poi ripristinato 1,52 miliardi di euro di tagli ai finanziamenti proposti dal Consiglio e hanno fissato a 153,5 miliardi di euro gli stanziamenti di pagamento.
Spese di rimborso per lo Strumento Europeo per la Ripresa (EURI)
Secondo la posizione del Parlamento, i costi di rimborso dell'EURI, che sono il doppio dell'importo inizialmente previsto per il 2025, non devono comportare una riduzione dei finanziamenti per programmi essenziali, come Erasmus+ o R&S.
I deputati vogliono pertanto ripristinare i tagli apportati dai governi UE agli stanziamenti dedicati a questi settori e garantire il corretto utilizzo del nuovo "meccanismo a cascata EURI", introdotto dalla revisione del bilancio a lungo termine dell'UE. Questo meccanismo è concepito per gestire l'aumento degli oneri finanziari di Next Generation EU, senza incidere sulle iniziative chiave e mantenendo la flessibilità e la capacità di risposta del bilancio.
"Il voto odierno è un forte segnale di sostegno a un bilancio dell'UE incentrato sui cittadini e incentrato sugli investimenti nello sviluppo economico e nel miglioramento della vita delle persone – ha dichiarato Victor Negrescu (S&D, Romania), relatore generale per il bilancio dell'UE 2024 (per la sezione III - Commissione) -. Ecco perché chiediamo un aumento di 110 milioni di euro per azioni nel settore della salute, altri 70 milioni di euro per Erasmus, 42 milioni di euro per proteggere i nostri cittadini dagli effetti delle catastrofi naturali, 96 milioni di euro aggiuntivi per l'agricoltura, 120 milioni di euro per gli aiuti umanitari, 110 milioni di euro per il vicinato orientale e meridionale".
“La cibersicurezza è essenziale per le istituzioni dell'UE e rappresenta una seria preoccupazione già dal 2023 – ha aggiunto Niclas Herbst (PPE, Germania), relatore per le alte sezioni di bilancio -. Un'altra priorità fondamentale è garantire che le istituzioni dispongano di personale sufficiente per svolgere nuovi compiti, ad esempio per l'attuazione della legge sull'intelligenza artificiale. Inoltre, è essenziale migliorare la sicurezza degli edifici del Servizio europeo per l'azione esterna, in particolare nelle delegazioni situate in zone remote e ad alto rischio. Per far fronte a questo problema, è necessario un aumento di 37 milioni di euro”. (focus/ aise)