Vento d’Europa

ROMA – focus/aise - Il Consiglio europeo ha ribadito il suo pieno appoggio all’Ucraina, annuncia di continuare con la sua strategia di “pace attraverso la forza”, continuando a sostenere l’Ucraina finanziariamente, mettendo pressione alla Russia, minacciando ulteriori sanzioni sulla testa del Paese governato da Putin e il rafforzamento dell'applicazione delle misure esistenti, e rafforzando militarmente il paese governato da Zelenskyy.
Questi i punti chiave del Consiglio europeo che oggi a Bruxelles ha discusso degli ultimi sviluppi per quanto riguarda l'Ucraina. Il testo, che figura nel documento EUCO 11/25, è stato sostenuto con fermezza e approvato da 26 capi di Stato o di governo (non è stato approvato solo dall’ungherese Victor Orban).
Di seguito, il testo del documento EUCO con tutti i suoi 14 punti:
“1. Ricordando le sue precedenti conclusioni, il Consiglio europeo riafferma il suo perdurante e fermo sostegno all'indipendenza, alla sovranità e all'integrità territoriale dell'Ucraina entro i suoi confini riconosciuti a livello internazionale. L'Unione europea mantiene il suo approccio di "pace attraverso la forza", secondo il quale l'Ucraina deve trovarsi nella posizione più forte possibile, di cui solide capacità militari e di difesa proprie del paese siano una componente essenziale. In linea con tale approccio, l'Unione europea resta determinata, in coordinamento con i partner che condividono le stesse idee e con gli alleati, a fornire ulteriore sostegno globale all'Ucraina e al suo popolo nel momento in cui il paese esercita il suo diritto naturale di autotutela contro la guerra di aggressione della Russia.
2. Il Consiglio europeo ribadisce il suo sostegno a una pace globale, giusta e duratura basata sui principi della Carta delle Nazioni Unite e sul diritto internazionale e accoglie con favore tutti gli sforzi tesi a raggiungere tale pace. Ricorda i principi da esso stabiliti il 6 marzo 2025, che dovrebbero guidare i negoziati di pace.
3. Il Consiglio europeo accoglie con favore la dichiarazione congiunta di Ucraina e Stati Uniti a seguito del loro incontro tenutosi in Arabia Saudita l'11 marzo 2025, comprese le proposte relative a un accordo di cessate il fuoco e agli sforzi umanitari, nonché la ripresa della condivisione di intelligence e dell'assistenza in materia di sicurezza da parte degli Stati Uniti. Il Consiglio europeo invita la Russia a dare prova di una reale volontà politica di porre fine alla guerra.
4. Un percorso credibile verso la pace deve includere sforzi di sostegno umanitario, in particolare lo scambio di prigionieri di guerra, il rilascio di civili e il rimpatrio di tutti i bambini e gli altri civili ucraini deportati e trasferiti illegalmente in Russia e Bielorussia.
5. L'Unione europea rimane pronta ad aumentare la pressione sulla Russia, anche mediante l'adozione di ulteriori sanzioni e il rafforzamento dell'applicazione delle misure esistenti, compresi ulteriori mezzi e misure per contrastarne l'elusione, al fine di indebolire la capacità della Russia di continuare a condurre la sua guerra di aggressione. Fatto salvo il diritto dell'UE, i beni della Russia dovrebbero rimanere bloccati fino a quando la Russia non abbia cessato la sua guerra di aggressione nei confronti dell'Ucraina e non abbia risarcito quest'ultima per i danni causati da tale guerra.
6. L'Unione europea e i suoi Stati membri contribuiranno al processo di pace e a garantire una pace giusta e duratura per l'Ucraina, che è nell'interesse sia dell'Ucraina sia dell'Europa nel suo complesso.
7. Un accordo di pace globale, che rispetti l'indipendenza, la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina, deve essere accompagnato da solide e credibili garanzie di sicurezza per l'Ucraina che scoraggino una futura aggressione russa. Il Consiglio europeo accoglie con favore gli sforzi avviati a tale riguardo insieme ai partner che condividono le stesse idee e con i partner della NATO. L'Unione europea e gli Stati membri sono pronti a contribuire alle garanzie di sicurezza, in particolare sostenendo la capacità dell'Ucraina di difendersi efficacemente, sulla base delle loro rispettive competenze e capacità, in linea con il diritto internazionale.
8. L'Unione europea continuerà a fornire all'Ucraina un sostegno finanziario regolare e prevedibile. Il Consiglio europeo invita la Commissione ad adottare rapidamente tutte le misure necessarie per concentrare nel periodo iniziale i finanziamenti a titolo dello strumento per l'Ucraina e dell'iniziativa ERA del G7. Esorta la Commissione e gli Stati membri ad avvalersi di tutte le opzioni disponibili nell'ambito dello strumento per l'Ucraina per aumentare il sostegno finanziario all'Ucraina.
9. Il Consiglio europeo ricorda le iniziative intese a rafforzare il sostegno militare dell'UE all'Ucraina, in particolare l'iniziativa dell'alta rappresentante volta a coordinare un maggiore sostegno da parte degli Stati membri e di altri Stati partecipanti, su base volontaria, in particolare per quanto riguarda le munizioni di artiglieria di grosso calibro e i missili, nonché la componente relativa alle esigenze militari prevista dall'iniziativa ERA del G7. Invita gli Stati membri a intensificare urgentemente gli sforzi per affrontare le pressanti esigenze militari e di difesa dell'Ucraina.
10. Tutto il sostegno militare nonché le garanzie di sicurezza per l'Ucraina saranno forniti nel pieno rispetto della politica di sicurezza e di difesa di taluni Stati membri e tenendo conto degli interessi di tutti gli Stati membri in materia di sicurezza e di difesa.
11. Il Consiglio europeo ribadisce la ferma determinazione dell'UE a garantire il pieno accertamento delle responsabilità per i crimini di guerra e gli altri crimini di estrema gravità commessi in relazione alla guerra di aggressione della Russia nei confronti dell'Ucraina. In tale contesto, i progressi compiuti riguardo all'istituzione di un tribunale speciale per il crimine di aggressione contro l'Ucraina, nel quadro del Consiglio d'Europa, rappresentano un passo importante.
12. L'Unione europea resta determinata a sostenere, in coordinamento con i partner internazionali, la riparazione, la ripresa e la ricostruzione dell'Ucraina. La conferenza sulla ripresa dell'Ucraina del luglio 2025, ospitata dall'Italia, sarà importante in tale contesto.
13. Il Consiglio europeo riafferma il diritto naturale dell'Ucraina di scegliere il proprio destino, sulla base della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale. L'Unione europea intensificherà il sostegno agli sforzi di riforma dell'Ucraina nel suo percorso verso l'adesione all'UE. Il Consiglio europeo sottolinea l'importanza di compiere progressi nel processo negoziale in linea con l'approccio meritocratico, aprendo gruppi di capitoli quando le condizioni siano soddisfatte, a cominciare, quanto prima, dal gruppo di capitoli sulle questioni fondamentali.
14. Il Consiglio europeo ritornerà su tale questione nella prossima riunione”.
Il Parlamento europeo ha dato il suo via libera finale a un nuovo strumento di sostegno per la Moldova, che include un sistema rafforzato di controllo finanziario e democratico.
I deputati hanno approvato l’accordo raggiunto il 19 febbraio 2025 tra i negoziatori del Parlamento e del Consiglio sullo strumento per le riforme e la crescita della Moldova con 499 voti a favore, 117 contrari e 44 astensioni.
Attraverso una serie di sovvenzioni e prestiti a basso interesse, lo strumento mira ad aiutare la Moldova ad affrontare le difficoltà attuali, in particolare l'impatto della guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina sulla sicurezza, l'economia e la popolazione del paese. Lo strumento contribuirà inoltre a rafforzare la resilienza della Moldova contro attacchi ibridi e le interferenze russe che hanno l’obiettivo di minare le sue istituzioni democratiche.
MODIFICHE PRINCIPALI ALLA PROPOSTA CONCORDATE NEI NEGOZIATI TRA DEPUTATI E GOVERNI UE
Aumento del sostegno basato su sovvenzioni: i negoziatori hanno concordato di assegnare 520 milioni di euro in sovvenzioni, ossia un aumento di 100 milioni di euro rispetto alla proposta iniziale, oltre ai 1,5 miliardi di euro in prestiti a basso interesse. Questo sostegno consentirà alla Moldova di attuare riforme senza accumulare un debito insostenibile.
Accesso accelerato ai finanziamenti: lo strumento prevede un prefinanziamento del 18% del supporto totale, rispetto al 7% inizialmente proposto, consentendo una più rapida erogazione delle risorse per rafforzare la sicurezza energetica, le infrastrutture anti-corruzione e la modernizzazione dei servizi pubblici.
Maggiore capacità amministrativa: il 20% delle sovvenzioni sarà destinato a rafforzare le istituzioni moldave attraverso sistemi di governance digitale, formazione per il servizio civile e riforme giudiziarie, come prerequisiti per una gestione efficace dei fondi UE.
Rafforzamento del sistema di controllo: per garantire il pieno controllo parlamentare, l'accordo prevede un dialogo tra Parlamento e Commissione per valutare regolarmente i progressi nell'attuazione.
L'accordo approvato consente inoltre il contributo volontario di altri donatori, come organizzazioni finanziarie internazionali, per offrire ulteriore supporto finanziario alla Moldova. Infine, lo strumento non potrà finanziare attività o misure che compromettano la sovranità o l'integrità territoriale del paese.
PROSSIME TAPPE
Dopo il via libera dal Parlamento, l'accordo dovrà ora essere formalmente approvato dal Consiglio UE. In seguito, lo strumento di sostegno entrerà in vigore dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'UE. (focus\aise)