Vita da ambasciatore/ambasciatrice

ROMA – focus/ aise – L’Ambasciatore d’Italia a Sofia, Marcello Apicella, si è recato il 9 luglio, in missione a Plovdiv, seconda città del Paese caratterizzata da un forte dinamismo in ambito culturale e produttivo, per incontrare le autorità locali e visitare alcune realtà imprenditoriali italiane.
Accompagnato dal Console Onorario a Plovdiv, Giuseppe De Francesco, e dal Presidente di Confindustria Bulgaria, Roberto Santorelli, l’Ambasciatore è stato ricevuto in mattinata dalla Governatrice della Regione di Plovdiv, Hristina Yancheva, con la quale ha approfondito le specificità del territorio, analizzandone le potenzialità. Il diplomatico italiano ha quindi incontrato successivamente il Sindaco della città, Kostadin Dimitrov, per un incontro volto ad esplorare nuove opportunità di collaborazione tra l’Amministrazione comunale e la vivace collettività italiana, che a Plovdiv vanta una rilevante presenza a livello imprenditoriale, culturale e accademico, grazie anche alla presenza di una vivace comunità studentesca italiana immatricolata presso il locale ateneo.
La visita dell’Ambasciatore è proseguita con un sopralluogo presso la Kuminiano Fruit, azienda leader nel settore della lavorazione di frutta per l’industria alimentare, il catering e la vendita al dettaglio, durante la quale l’Ambasciatore ha potuto osservare le diverse fasi del processo produttivo, constatando i benefici derivanti dall’introduzione di tecnologie e modelli organizzativi innovativi all’interno del processo produttivo. Successivamente, l’Ambasciatore ha visitato Life Elettronica Bulgaria, società italiana specializzata nella produzione e nella vendita di circuiti e apparati elettronici.
Infine, Apicella ha visitato la Zona Industriale “Trakia”, nata nel 2014 a Nord-Ovest di Plovdiv, affermatasi come esempio di successo di partnership tra i settori pubblico – privato, incontrando l’Amministratore Plamen Panchev.
Il 7 luglio l’ambasciatore d’Italia nel Regno dei Paesi Bassi, Augusto Massari, ha partecipato alla cerimonia di firma del contratto WTB tra il Ministero della Difesa dei Paesi Bassi e Iveco Defence Vehicles (IDV) per la fornitura e il supporto logistico completo di 785 veicoli militari.
IDV si è aggiudicata la gara del programma WTB per la fornitura di 785 camion 8×8 ad alta mobilità, di cui 340 dotati di cabina protetta, comprensivi dei relativi servizi di supporto logistico. Il programma ha una durata prevista di cinque anni, con termine nel 2030.
Il nuovo contratto consolida una collaborazione già avviata con successo nel 2019, anno in cui l’azienda italiana si era aggiudicata una commessa per la fornitura di quasi 1.000 Manticore Medium Tactical Vehicles, veicoli tattici medi multiruolo 4×4, dimostrando affidabilità e capacità operativa sul campo.
“Questa intesa strategica”, sottolinea una nota dell’Ambasciata d’Italia, “rappresenta non solo un riconoscimento della leadership tecnologica di IDV nel settore della difesa, ma anche una conferma della volontà congiunta di Italia e Paesi Bassi di rafforzare la sicurezza collettiva e l’interoperabilità tra le forze armate dei Paesi membri dell’Unione Europea e della NATO”.
Si tratta di un risultato che “conferma l’eccellenza dell’industria italiana della difesa e il suo ruolo di primo piano nella realizzazione di soluzioni tecnologiche avanzate, e l’impegno condiviso di Italia e Paesi Bassi sia in ambito Ue e NATO”.
Nel corso della cerimonia di firma del contratto l’ambasciatore Massari è intervenuto ringraziando la leadership di IDV per la capacità nella realizzazione di soluzioni tecnologiche avanzate, nonché per la visione strategica aziendale, esprimendo l’auspicio che questa collaborazione rappresenti solo un ulteriore passo verso nuovi progetti congiunti nei settori dell’innovazione e della sicurezza.
L’ambasciatrice d’Italia in Francia, Emanuela D’Alessandro, ha ospitato il 3 luglio scorso un ricevimento all’insegna dell’amicizia italo-francese alla presenza del gran cancelliere della Legione d’Onore, il Generale d’Armata François Lecointre, del Cancelliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (OMRI), generale di Squadra Aerea Roberto Corsini, e di numerosi insigniti dei due ordini italiani e francesi.
Hanno preso parte al ricevimento il ministro delegato per l’Europa, Benjamin Haddad, la segretaria generale del Ministero dell’Europa e degli Affari Esteri Anne-Marie Descôtes, l’alto commissario per la Strategia e il Piano Clément Beaune insieme a moltissime personalità del mondo politico, istituzionale, parlamentare, mediatico, culturale, economico, finanziario e imprenditoriale italo-francese, oltre che della comunità diplomatica.
L’evento è stato l’occasione per consegnare le onorificenze al grado di commendatore OMRI a Francesca Bellettini, vicedirettrice generale responsabile dello sviluppo delle Maison del gruppo Kering, e al grado di cavaliere OMRI a Chrysoula Zacharopoulou, ex segretaria di Stato del Governo francese con delega allo Sviluppo, alla Francofonia e ai Partenariati internazionali.
Nel suo saluto introduttivo, l’ambasciatrice D’Alessandro si è detta “molto onorata e particolarmente felice di ospitare in Ambasciata così tante personalità che così tanto hanno contribuito, nei diversi campi, al rafforzamento e all’intensificazione dei legami italo-francesi: un contributo riconosciuto, attraverso le onorificenze, dalle più alte istituzioni repubblicane”. L’ambasciatrice si è detta poi “molto orgogliosa della realizzazione, grazie alla disponibilità del gran cancelliere, il generale Lecointre, e del cancelliere, il generale Corsini, di un evento che costituisce davvero un primo nel suo genere: la filosofia di fondo”, ha spiegato l’ambasciatrice, “è quella di riunire le migliori energie dell’amicizia italo-francese anche nella prospettiva di nuovi progetti e iniziative”.
Nel corso della cerimonia di consegna delle onorificenze, D’Alessandro ha poi elogiato le “altissime benemerenze raggiunte nei loro ambiti da Francesca Bellettini e Chrysoula Zacharopoulou: due donne che, pur con percorsi e storie anche molto diverse, riflettono un’immagine esemplare dell’eccellenza del contributo dato ai nostri due Paesi e ai legami tra di essi”.
“Qui, in questa casa dell’Italia in Francia, siamo riuniti non solo per salutare percorsi d’eccezione, ma anche per far risuonare un’amicizia che supera i secoli, le frontiere e le lingue”, ha dichiarato il generale d’Armata Lecointre nel suo intervento. “Indossare un’onorificenza nazionale non significa solo ricevere un onore. Significa accettare un’esigenza”, ha aggiunto. “Quella di rimanere fedeli, nei propri atti come nel proprio spirito, all’ideale repubblicano che essa simboleggia. Significa portare, sull’uniforme o sul cuore, un richiamo discreto ma potente: quello del dovere, della lealtà e dell’esemplarità”.
Per parte sua, il cancelliere Corsini ha illustrato “i significativi e profondi valori repubblicani insiti nell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana”, sottolineando che si tratta di “una tradizione e una comunanza di valori condivisi anche con la Francia”. Il generale Corsini ha quindi concluso osservato come l’evento in Ambasciata si sia inserito “con perfetta armonia nella scia di iniziative ispirate dal Trattato del Quirinale tra Italia e Francia”.
Francesca Bellettini è intervenuta ringraziando “la Presidenza della Repubblica Italiana per questo riconoscimento, così come l’ambasciatrice D’Alessandro per questa cerimonia e il suo lavoro a favore della relazione italo-francese”. Ha poi voluto “rendere omaggio all’Italia e in particolare alla mia regione natale, l’Emilia-Romagna. Una terra generosa, ricca di cultura, di passione e di talento. Una terra dove si coltivano con naturalezza l’ottimismo, il gusto del bello e lo spirito imprenditoriale”. Bellettini ha accolto l’onorificenza OMRI “con fierezza, gratitudine ed umiltà. La ritengo un ulteriore incoraggiamento a continuare il mio percorso e spero sia una occasione per trasmettere fiducia agli altri, soprattutto alle giovani ragazze piene di sogni”.
Chrysoula Zacharopoulou si è detta “profondamente” toccata nel ricevere l’onorificenza italiana. “In quest’epoca di incertezze, certi percorsi possono ricordarci che possiamo vivere insieme, riconoscendo le nostre identità e collegandole”, ha osservato. “Forse l’Europa, in fondo, è questo: una colonna greca per le fondamenta; un’espressione italiana per il gesto, la forma, lo slancio; e una luce francese per illuminare il futuro”. Zacharopoulou ha poi concluso: “Roma non si discute, si ama. Non perché sia perfetta, ma perché ti entra dentro, ti cambia lo sguardo, ti insegna il passo. Ma non è solo Roma. È l’Italia intera che mi ha abbracciata. Con questo riconoscimento, non ricevo solo un onore. Ricevo una chiamata. A restituire tutto ciò che mi è stato donato. E lo farò. Con amore. Con gratitudine”. (focus\aise)