Vita da ambasciatore/ambasciatrice (2)

ROMA – focus/aise – L’ambasciatore d’Italia a Kiev, Carlo Formosa, ha presentato copia delle lettere credenziali al vice ministro degli Esteri ucraino, Yevhen Perebyinis. Supporto italiano all’indipendenza dell’Ucraina e alla sua integrazione euro-atlantica, sostegno alle riforme istituzionali e partecipazione alla ricostruzione sono i principali temi che caratterizzeranno il mandato e dei quali Formosa e Perebyinis hanno discusso nel corso del loro colloquio.
Formosa, che ha iniziato ufficialmente il suo mandato il 1° luglio, nel suo messaggio di saluto ai connazionali e agli “amici ucraini”, si è detto orgoglioso di iniziare questa missione diplomatica e “onorato di rappresentare l’Italia, tra i più stretti alleati dell’Ucraina: il nostro Paese, anche nel quadro della sua Presidenza G7 per il 2024, continua a fornire il proprio sostegno all’Ucraina a 360 gradi, sia a livello bilaterale che multilaterale, in campo politico, economico, umanitario e militare, con l’obiettivo di pervenire ad una pace giusta, duratura e sostenibile per l’Ucraina, che rispetti la sua sovranità ed integrità territoriale, nonché a garanzie di sicurezza per il futuro di questa Nazione”.
“L’Italia è al fianco dell’Ucraina anche nel suo percorso di adesione all’Unione Europea, nonché sulla strada delle fondamentali riforme strutturali”, ha proseguito l’ambasciatore. “In questo ambito, la nostra Ambasciata svolge quest’anno un ruolo di primo piano attraverso il coordinamento del Gruppo di Supporto degli Ambasciatori G7 a Kiev”.
Formosa ha assicurato che lavorerà “intensamente con la dinamica comunità imprenditoriale presente in questo Paese e profonderò ogni sforzo per favorire l’inserimento delle nostre imprese nel tessuto economico ucraino. L’Italia intende svolgere un ruolo di primo piano nella futura ricostruzione del Paese, ed anche in quest’ottica ci apprestiamo ad organizzare la Ukraine Recovery Conference nel 2025. Parimenti, grande attenzione sarà riservata alla diffusione della cultura e della lingua italiana, per le quali registriamo tra gli amici ucraini un così grande interesse”.
“Nel difficile contesto bellico”, l’ambasciatore Formosa ha garantito inoltre il suo “massimo impegno per l’erogazione di servizi consolari efficienti e tempestivi, a favore dei connazionali e dell’utenza ucraina”, menzionando in particolare tra gli italiani presenti nel Paese “i giornalisti, che raccontano al grande pubblico il dramma della guerra, e gli operatori umanitari, che svolgono un’attività meritevole, alleviando la sofferenza della popolazione”. In questo ambito, ha sottolineato, “la recente apertura di una sede dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo a Kiev testimonia la priorità assegnata dalla Cooperazione Italiana all’Ucraina”.
“Tra il popolo ucraino e quello italiano esiste un forte sentimento di simpatia e di affinità reciproca: valorizzeremo questo patrimonio per intensificare ulteriormente le relazioni anche tra le nostre società”, ha detto ancora Formosa. “La comunità ucraina residente in Italia, perfettamente integrata, è tra le maggiori in Europa e dal febbraio 2022 abbiamo aperto le porte a oltre 170mila profughi, in maggioranza donne e bambini, in fuga dalla guerra”.
“Pur in circostanze straordinariamente complesse, insieme a tutte le articolazioni del Sistema Italia siamo dunque all’opera su progetti concreti in ogni settore”, ha concluso l’ambasciatore, invitando “tutti a restare informati sulle nostre iniziative e attività su questo sito e a seguirci attraverso i canali social della Sede: X, Facebook e Instagram. Le porte dell’Ambasciata saranno sempre aperte”.
Ambasciatore italiano ad Atene, Paolo Cuculi ha incontrato il 2 luglio scorso il Segretario Generale per la Demografia e le Politiche Abitative del Ministero della Coesione Sociale e della Famiglia greco, Marina Stefou.
Durante il colloquio, riporta l’Ambasciata, sono state discusse le sfide demografiche comuni ed esplorate le possibilità di collaborazione e scambio di buone prassi circa le politiche abitative, per la famiglia e per i giovani.
L’incontro, sottolineano da Atene, “testimonia l’impegno condiviso di Italia e Grecia nel rafforzare le relazioni bilaterali e la promozione di politiche sociali inclusive e attente ai bisogni dei cittadini”.
Ambasciatore italiano in Portogallo, Claudio Miscia ha presenziato alla mostra inaugurale del progetto “Humanitatis Europae” al Museo di Marina di Lisbona.
Si tratta di una iniziativa del “Nautico Clube Boa Esperança” (NCBE) in partenariato con l’Accademia della Conoscenza della Fondazione Calouste Gulbenkian che, sotto l’alto patrocinio del Presidente della Repubblica Portoghese, mette in mostra 40 kayak in legno di riciclo costruiti durante un laboratorio dell’associazione NCBE con giovani portatori di handicap.
Ciascuna imbarcazione porta il nome di un umanista europeo, grazie al contributo delle Ambasciate che sono state invitate a partecipare al progetto indicando il nome di un umanista del proprio Paese.
L’Ambasciata italiana, conscia del “prezioso valore dello sport come veicolo di inclusione sociale e di dialogo interculturale”, ha aderito all’iniziativa intitolando un kayak alla straordinaria personalità di Pico della Mirandola, “figura esemplare di erudito che aveva particolarmente a cuore la dignità umana e la condivisione della conoscenza come fattore di costruzione dell'amicizia tra gli esseri umani e i popoli”.
Il progetto è stato curato dall’Ambasciata in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Lisbona. (focus\aise)