Vita da ambasciatore/ambasciatrice (2)

ROMA – focus/ aise – L'Ambasciatrice d’Italia a Sofia, Giuseppina Zarra, ha incontrato il Vice Primo Ministro e Ministro dei Trasporti e delle Comunicazioni della Repubblica di Bulgaria, Grozdan Karadzhov. Nel corso del colloquio è stata esaminata l’opportunità dello sviluppo della collaborazione bilaterale nel settore della connettività in Bulgaria con particolare riferimento allo stato di avanzamento degli interventi per il completamento del Corridoio Europeo VIII, progetto strategico per garantire la connettività sulla direttrice Mar Nero-Adriatico tra Italia – Albania – Repubblica di Macedonia del Nord – Bulgaria.
All’incontro hanno partecipato anche il Presidente di Confindustria Bulgaria, Roberto Santorelli, e il Presidente della Camera di Commercio Italiana in Bulgaria, Alessandro Geretto.
Inoltre, il colloquio ha fornito l’occasione per un proficuo scambio di vedute su vari temi strategici per lo sviluppo infrastrutturale ed economico della Bulgaria e della regione balcanica, quali l’espansione e messa in sicurezza della rete ferroviaria e la creazione di nuovi hub intermodali per rendere più efficiente e sostenibile la logistica tra la Bulgaria e i mercati europei. Inoltre, l’Ambasciatrice Zarra e il Ministro Karadzhov hanno esplorato le possibilità di rafforzamento della cooperazione bilaterale e le opportunità che vanno aprendosi per gli investitori e le aziende italiane interessati ad ampliare le proprie attività in un Paese cruciale per i transiti delle merci dirette verso i grandi mercati dell’Europa centrale, nelle direttrici est-ovest e nord-sud.
L’ambasciatore d’Italia in Iraq, Niccolò Fontana, ha inaugurato l’1 febbraio scorso il Punto Italia alla 48^ edizione della Fiera Internazionale di Baghdad (BIF 2025).
In programma sino ad oggi presso il quartiere fieristico di Baghdad, la fiera è organizzata dal Ministero del Commercio con il patrocinio del primo ministro della Repubblica Irachena. La manifestazione rappresenta una delle occasioni promozionali più importanti per le aziende interessate ad affrontare un mercato sempre più appetibile come quello iracheno.
La BIF di Baghdad ha un focus plurisettoriale, con prevalenza verso i beni e le tecnologie necessarie allo sviluppo industriale ed infrastrutturale del Paese.
In collaborazione con l’Ambasciata d’Italia a Baghdad, l’ICE Agenzia ha assicurato la presenza del nostro Paese con un Punto Italia, su un’area di 18 mq, posizionata all’interno della Baghdad Hall. L’obiettivo principale della partecipazione istituzionale alla BIF di Baghdad è stato quello di rappresentare le aziende italiane e avvicinare all’Italia operatori ed eventuali partner istituzionali locali per lo sviluppo di future collaborazioni.
L’Iraq rappresenta per l’Italia un importante partner commerciale sia quale fornitore di materie prime energetiche sia come mercato di sbocco per i nostri prodotti metalmeccanici, elettrici ed elettronici, nonché per società di ingegneria civile e industriale. Nei primi 10 mesi del 2024 le esportazioni italiane verso l’Iraq sono ammontate a 807 mln di euro, in crescita del 15,9% rispetto allo stesso periodo del 2023, mentre le esportazioni verso il nostro paese, costituite quasi tutte da idrocarburi, sono ammontate a circa. 2,1 mld di euro (in calo del 34,3% rispetto allo stesso periodo del 2023), con un saldo negativo per l’Italia pari a circa 1,293 mld di euro.
Tra i principali prodotti importati dall’Iraq nel periodo gennaio-ottobre 2024 figurano: macchine di impiego generale (circa 176,63 mln di euro); altre macchine di impiego generale (circa. 80,42 mln di euro; altre macchine per impieghi speciali (circa 75,04 mln di euro); motori, generatori e trasformatori elettrici, apparecchiature per la distribuzione e il controllo dell’elettricità (circa 67,51 mln di euro); tubi, condotti, profilati cavi e relativi accessori in acciaio (circa 51,36 mln di euro); macchine per l’agricoltura e la silvicoltura (circa 29,42 mln di euro).
Il Made in Italy, riconosciuto come sinonimo di alta qualità, design e innovazione, mantiene una posizione di privilegio nei gusti e nelle scelte di acquisto ed utilizzo.
Le maggiori opportunità di business per le aziende italiane, nel breve e medio periodo, sono da cogliere nei settori delle costruzioni, infrastrutture, energie rinnovabili e smaltimento rifiuti, tessile/abbigliamento, alimentari/bevande, farmaceutica e apparecchi elettrici.
Alla cerimonia inaugurale, a cui ha partecipato l’ambasciatore Fontana, il ministro del Commercio, Atheer Salman, ha sottolineato l’importanza dell’autosufficienza alimentare per il Paese e presentato i progetti del Ministero in diversi settori. Il primo ministro iracheno, Al Sudani, ha illustrato i vari progetti industriali a cui il Governo sta lavorando insieme ad altri progetti infrastrutturali, in particolare strade e edifici residenziali, anch’essi in corso di realizzazione. Sia il primo ministro sia il ministro del Commercio si sono mostrati soddisfatti del numero degli espositori presenti, che dimostrano di voler cogliere le enormi opportunità offerte dall’Iraq.
“La BIF è un appuntamento centrale nel calendario fieristico iracheno”, ha sottolineato l’ambasciatore Fontana, “è un evento che permette di confrontarsi con gli operatori locali e di conoscere meglio le potenzialità del mercato iracheno, complesso, ma ricco di innumerevoli opportunità. Questo Punto Italia è un segnale di attenzione”, ha aggiunto Fontana. “Da qui vogliamo partire per far conoscere sempre l’offerta italiana alle controparti irachene e anche mostrare il meglio dell’Iraq agli operatori italiani”.
L’ambasciatore d’Italia a Kiev, Carlo Formosa, ha firmato per conto dell’Italia l’accordo con l’UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente) per il lancio di un progetto da due milioni di euro volto a rafforzare la resilienza energetica delle città ucraine.
L’iniziativa è finanziata dall’Italia e mira a supportare la ricostruzione dell’Ucraina verso un sistema energetico più sostenibile e decentralizzato, in linea con il principio del “Build Back Better”, promuovendo efficienza e sicurezza.
Alla cerimonia hanno partecipato il vice ministro dell’Energia ucraino, Roman Andarak, e i rappresentanti dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) di Kiev e dell’UNEP.
“Il progetto prevede un’analisi dettagliata delle opportunità per l’integrazione di fonti di energia rinnovabili nel sistema energetico ucraino, concentrandosi sulla valutazione del potenziale solare fotovoltaico e sulla possibilità di sviluppo di microreti per rafforzare l’autonomia energetica delle città. Verranno studiati strumenti tecnologici avanzati per migliorare l’efficienza energetica e ridurre i consumi, con l’obiettivo di creare un modello di pianificazione energetica urbana più resiliente”, ha spiegato l’ambasciatore Formosa. “Uno degli aspetti chiave del progetto riguarda la formazione e il trasferimento tecnologico, con il coinvolgimento di esperti italiani e ucraini per sviluppare competenze locali nella gestione sostenibile dell’energia. Inoltre”, ha aggiunto, “il programma supporterà il Governo ucraino nella definizione di politiche a lungo termine per la transizione energetica e l’attrazione di investimenti nel settore delle energie rinnovabili”.
Il progetto sviluppato con l’UNEP si inserisce in un più ampio impegno italiano a supporto della ripresa e della sicurezza energetica in Ucraina, per il quale è stato deliberato un ammontare complessivo di 125 milioni di euro, attraverso iniziative congiunte e collaborazioni strategiche con istituzioni e partner locali e internazionali. (focus /aise)