Vita da ambasciatore/ambasciatrice (2)

ROMA – focus/ aise – Per salutare l’Ambasciatore d’Italia in Argentina, Fabrizio Lucentini, in vista della conclusione del suo mandato a Buenos Aires, il 22 ottobre scorso si è svolto un incontro speciale presso la Scuola paritaria Cristoforo Colombo di Buenos Aires. Circa 300 studenti del Liceo della scuola hanno avuto l’opportunità di partecipare all’evento, assistendo a una conversazione di grande valore tra l’Ambasciatore e il noto giornalista argentino Luis Novaresio.
Durante l’intervista, l’Ambasciatore Lucentini ha parlato del suo percorso professionale e della sua esperienza a Buenos Aires, condividendo anche la sua visione sul rapporto tra Italia e Argentina e toccando temi di politica, cultura ed economia. Ha raccontato non solo gli aspetti tecnici del suo lavoro, ma anche quelli più personali ed emotivi, riflettendo su come questo ruolo sia stato un’importante occasione di crescita sia professionale che umana. Proprio a partire da questa esperienza, ha offerto ai ragazzi spunti utili su come affrontare le sfide e cogliere le opportunità di una carriera internazionale.
La conversazione ha offerto anche uno spunto di riflessione sul futuro dell’Argentina e sul legame con l’Italia, tema che ha suscitato un vivo interesse tra gli studenti, che hanno avuto la possibilità di porre domande direttamente all’Ambasciatore. Questo scambio ha dato vita a un dialogo ricco di curiosità, che ha permesso ai ragazzi di avvicinarsi a tematiche di politica internazionale e diplomazia in maniera concreta e stimolante.
L’incontro ha rappresentato un momento speciale per salutare l’Ambasciatore e ringraziarlo per il prezioso lavoro svolto in questi anni in Argentina, lasciando al contempo un segno positivo nella carriera scolastica dei ragazzi. Infine, gli studenti del quinto anno hanno omaggiato l’Ambasciatore regalandogli la felpa della loro classe di fine corso di studi.
L’Italia ha partecipato in qualità di Paese Partner alla quindicesima edizione della Fiera delle Borse di Studio organizzata dall’Università di Sarajevo (UNSA). Ne dà notizia l’Ambasciata italiana in Bosnia Erzegovina sottolineando che l’evento ha riscontrato una significativa presenza di Università italiane, tra cui l’Università degli Studi “G. d’Annunzio” (campus di Chieti e Pescara), l’Università Politecnica delle Marche e l’Università degli Studi di Trento, e la partecipazione di numerosi studenti che hanno affollato il “Corner Italia” appositamente allestito presso il Rettorato dell’UNSA.
Anche quest’anno, la Fiera si è confermata un’occasione unica per studenti e docenti, offrendo l’opportunità di approfondire le numerose possibilità di studio e formazione in Italia. Particolare rilievo è stato dato alle borse di studio come leva strategica di accesso ai percorsi accademici nel nostro Paese, con l’intento di promuovere la mobilità internazionale, attrarre talenti e favorire lo sviluppo di relazioni culturali e professionali tra Italia e Bosnia Erzegovina.
“La partecipazione dell’Italia quale Paese partner alla Fiera delle Borse di Studio dell’UNSA testimonia l’impegno a favore della cooperazione accademica, della mobilità internazionale e della formazione delle nuove generazioni in BiH”, ha commentato l’Ambasciatrice Sarah Eti Castellani. “Le opportunità di mobilità internazionale sono strumenti sostanziali di diplomazia culturale, fondamentali per promuovere la cultura italiana e rinsaldare i legami tra i nostri Paesi. Inoltre, contribuiscono a costruire ponti di comprensione, dialogo e rispetto reciproco, elementi che acquisiscono un significato particolare in un contesto come quello della Bosnia Erzegovina, dove la riconciliazione interetnica rappresenta ancora una priorità fondamentale”.
L'Ambasciatore d'Italia in Ecuador, Giovanni Davoli, ha partecipato all'evento commemorativo per il 125° anniversario delle relazioni diplomatiche tra i due Paesi, organizzato dall'Università UTE.
Prendendo parola, l'Ambasciatore Davoli ha sottolineato i legami storici e umani che uniscono le due nazioni, nonché il valore della cooperazione accademica, scientifica e culturale che rafforza questo rapporto.
Nel corso dell’inaugurazione, l’Ambasciatore ha partecipato a un evento dedicato alla cooperazione italiana all’Ecuador in tema di cooperazione antimafia. Una cooperazione portata avanti tramite il programma ITAJUS, eseguito dall’IILA, che sta consentendo attività di consulenza e formazione alle principali istituzioni giudiziarie del Paese. Presenti all’evento il Presidente dell’Alta Corte di Giustizia dell’Ecuador, il Professor Pucci dell’Università di Bologna, oltre a diversi rappresentanti del mondo accademico e giudiziario ecuadoriani. Davoli ha poi accompagnato la First Lady dell’Ecuador, l’italiana Lavinia Valbonesi, in un evento di celebrazione dei risultati accademici raggiunti dalle studentesse dell’università, nell’ambito della cooperazione che l’Ambasciata intrattiene con la “Fundacion ANA”, una iniziativa della signora Valbonesi per creare opportunità a beneficio delle donne ecuadoriane.
Per l'occasione è stata anche inaugurata la mostra "Storie di Fratellanza", organizzata dalla Facoltà di Architettura e Urbanistica dell'Università UTE. Una mostra che celebra l'amicizia italo-ecuadoriana attraverso il linguaggio universale della fotografia, unendo memoria, arte e un futuro comune.
"La diplomazia si realizza anche attraverso gesti, incontri e sogni condivisi", ha concluso il suo intervento l'Ambasciatore Davoli. (focus\aise)