Vita da ambasciatore/ambasciatrice

ROMA – focus/ aise – Dopo il presidente Khachaturyan, anche vice presidente dell’Assemblea Nazionale della Repubblica di Armenia, Hakob Arshakyan, si è recato in visita alla mostra “Frammenti di Arte d’Italia in Armenia” presso la Galleria Nazionale di Jerevan.
Ad accompagnarlo, mercoledì 25 luglio, l’ambasciatore d’Italia, Alfonso Di Riso, che aveva inaugurato l’esposizione lo scorso 2 giugno, in occasione delle celebrazioni della Festa della Repubblica Italiana a Jerevan.
La mostra, organizzata dalla Galleria Nazionale di Armenia, su impulso dell’Ambasciata d’Italia a Jerevan, è composta da circa 100 opere di arte italiana di celebri maestri come Donatello, Tintoretto, Guercino, Canaletto, Canova e altri.
Ad accogliere gli ospiti ieri era presente anche la direttrice della Galleria, Marina Hakobyan.
L’ambasciatore d’Italia in Mongolia, Giovanna Piccarreta, si è recata in visita alla missione archeologica del Centro Scavi Torino (CRAST) a Kharkhorin, guidata da Roberta Menegazzi.
La missione, attiva dal 2018 con il sostegno del MAECI, si impegna nella valorizzazione del patrimonio storico-archeologico dell’area di Kharkhorin, l’antica Karakorum, capitale dell’Impero mongolo nel XIII secolo. A partire del 2023, in partenariato con il Museo di Karakorum e la National University of Mongolia, la missione italiana ha intrapreso una ricognizione topografica della valle di Bayangolyn, un’area ricca di testimonianze archeologiche relative a diversi periodi della storia mongola.
L’ambasciatrice ha visitato il sito e il museo di Karakorum, incontrando sia i rappresentanti del CRAST sia il direttore del Museo, Bayaraa Terbish, ed Erdenebat Ulanbayar della National University of Mongolia, nonché co-direttore delle ricerche nella valle di Bayangolyn.
Il Festival Internazionale del Cante de las Minas ha assegnato all’Italia il premio “Catedral del Cante”, un riconoscimento che celebra l’impegno nella promozione e nella diffusione del flamenco fuori dalla Spagna.
A ricevere il premio il 3 agosto a La Unión, nella Regione di Murcia-Spagna, in occasione del festival, sarà l’ambasciatore d’Italia in Spagna, Giuseppe Buccino Grimaldi.
Proprio Grimaldi ha commentato la notizia esprimendo la propria gratitudine e celebrando questa connessione che considera “il frutto di un importante lavoro svolto nel corso degli anni, nei quali, tanto l’Italia quanto la Spagna, si sono impegnate nella promozione delle relazioni culturali tramite diverse iniziative”.
L’Italia ha dimostrato un notevole interesse per il flamenco, osservabile nella crescita del numero di scuole di danza e nell’entusiasmo del pubblico italiano nell’apprendere quest’arte. “L’Italia ama il flamenco. Sempre più scuole di danza insegnano quest’arte e sempre più italiani la imparano”, ha sottolineato Buccino Grimaldi.
Milano, Torino e Roma sono epicentri del flamenco in Italia e accolgono appuntamenti annuali di canto, ballo e musica. Si distinguono il “Festival dei Due Mondi” di Spoleto e il “Milano Flamenco Festival”, che quest’anno celebrerà la sua diciassettesima edizione. Questi festival attraggono ogni anno un pubblico sempre più ampio e curioso di scoprire e di ammirare il flamenco.
Queste proposte in Italia sono connesse con l’evento più importante del flamenco a livello mondiale, il Festival Internazionale del Cante de las Minas. Molti artisti consacrati ed emergenti che hanno partecipato a questo festival come Belén Maya, Mayte Martín, El Yiyo y El Tete, fanno parte dei programmi dei festival italiani, rafforzando la connessione culturale tra i due paesi.
“Sono sicuro che nei prossimi anni, grazie alla collaborazione tra associazioni culturali, molte più persone si avvicineranno al flamenco” ha detto Buccino Grimaldi. Inoltre “l’importanza della cooperazione culturale tra Paesi per la diffusione di arti come il flamenco”, un’arte che può “creare ponti tra le nazioni e ricordare la bellezza umana”.
In conclusione, l’ambasciatore ha espresso il suo auspicio per il futuro del flamenco: “Spero che si diffonda il più possibile, perché è un’arte che ricorda la bellezza della vita, della musica, del ballo e delle tradizioni. Inoltre, potrebbe essere un ponte tra le culture, portando a nuove collaborazioni tra i Paesi di cui tutti potrebbero beneficiare”.
Il Festival Internazionale di Cante de las Minas è organizzato dalla Fondazione Cante de las Minas con la collaborazione del Comune de La Unión, della Comunità Autonoma della Regione di Murcia, dell’Istituto delle Industrie Culturali (ICA), Costa Cálida Regione di Murcia e l’Istituto Nazionale delle Arti Sceniche e della Musica del Ministero della Cultura. Conta, inoltre, con il patrocinio de La Verdad, La7, Repsol, So-La-Na Entertainment, Grupo Elsamex, Fondazione CajaMurcia e Caixabank, Gruppo Avanza Servicios, Acciona, Cajamar, Inmesur Levante, Birra El Águila, Tecsumaga e Suministros Mayor.
Il festival prevede anche una conferenza, che analizzerà il flamenco in Italia, a cui parteciperanno la ballerina italiana Silvia Marín e il flamencologo José Manuel Gamboa. (focus\aise)