ALLA WESTERN CHINA INTERNATIONAL FAIR DI CHENGDU IL WORKSHOP ITALO-CINESE SU BIO E NUOVI MATERIALI

CHENGDU\ aise\ - In occasione della partecipazione dell’Italia in qualità di Paese Ospite d’Onore alla XVII edizione della Western China International Fair di Chengdu, si è tenuto ieri, 24 settembre, un seminario italo-cinese su bio e nuovi materiali.
Organizzato da Consolato Generale d’Italia a Chongqing, Commissione Scienza e Tecnologia del Sichuan, Sichuan Expo Bureau, Istituto per i polimeri composti e biomateriali del Consiglio Nazionale delle Ricerche Italiano, Sichuan University e Associazione Cinese sui Biomateriali, il Workshop è stato aperto dai discorsi ufficiali di benvenuto da parte di Chen Xuehua, Direttore della Commissione Scienza e Tecnologia del Sichuan, Lorenzo Gonzo, Addetto Scientifico del Consolato Generale d’Italia a Chongqing, e Xu Weilin, Vice Presidente della Sichuan University.
Al seminario – riporta il Consolato generale – hanno partecipato oltre 200 rappresentanti di istituzioni governative, accademiche, di ricerca e di imprese sia cinesi che italiane.
Nel suo intervento, il Direttore Chen Xuehua ha illustrato l’attuale situazione delle collaborazioni tra Sichuan e Italia nell’ambito della science&technology e ha prospettato un significativo incremento degli scambi tra le due parti, con la creazione di una piattaforma di cooperazione tra istituzioni accademiche di entrambi i Paesi.
Gonzo, nel ringraziare i partner cinesi per l’assistenza nella realizzazione del workshop, ha espresso la volontà dell’Italia di creare un canale privilegiato di partnership strategica con la Cina e con la Provincia del Sichuan, non solo per quel che riguarda i campi delle scienze di base e applicate ma anche nel trasferimento di risultati della ricerca verso le applicazioni industriali.
Infine, il Vice Presidente Xu Weilin ha sottolineato come gli scambi a livello accademico siano fondamentali per stimolare il progresso scientifico e tecnologico di un Paese. Stando a quanto dichiarato da Xu, la Sichuan University auspica di approfondire ulteriormente le relazioni di amicizia e collaborazione con università italiane al fine di affrontare al meglio sfide e possibilità legate all’utilizzo dei bio e nuovi materiali.
Nel corso del workshop si sono alternati da parte cinese interventi di rappresentanti della Sichuan University, della Southwest Jiaotong University e della Chongqing University. Da parte italiana sono intervenuti Luigi Ambrosio e Marino Lavorgna del Consiglio Nazionale delle Ricerca, Maria Grazia Raucci e Martina Salzano de Luna dell’Università Federico II di Napoli e Alessandro Sannino dell’Università del Salento.
In totale hanno preso parte al workshop 12 tra esperti e specialisti, i quali hanno fatto stato della ricerca scientifica in settori avanzati, tra cui l’utilizzo di bio-materiali per la medicina rigenerativa, la somministrazione di trattamenti anti-cancro tramite polimeri funzionalizzati e l’utilizzo di grafene in campo medico e ambientale.
Il workshop – prosegue il Consolato – è stato arricchito ulteriormente dalle analisi specialistiche di rappresentanti di aziende italiane e cinesi circa i futuri sviluppi delle collaborazioni sino-italiane in tema di bio e nuovi materiali.
Chengdu è destinata a diventare un polo di riferimento per i biomateriali e le biotecnologie. Nel 2016 il Governo locale ha lanciato il progetto di sviluppo della Chengdu Tianfu International Biotown e, a fine 2017, ammontavano già a 84 i progetti industriali avviati nell’area.
Inoltre, dal 2013, è attivo il “Multifunctional Polymers&Biomaterials Research Centre”, un laboratorio congiunto di ricerca tra il Consiglio Nazionale delle Ricerche Italiano e la Sichuan University. Tale iniziativa ha dato origine a collaborazioni bilaterali e a pubblicazioni scientifiche in riviste ad elevato impatto. Tra queste, due intese di collaborazione tra il CNR e, rispettivamente, la Tianfu International Biotown e la Commissione Scienza e Tecnologia del Sichuan.
Il Workshop italo-cinese su bio e nuovi materiali è stato organizzato con l’obiettivo di rafforzare le già proficue collaborazioni bilaterali in atto e avviarne di nuove, oltre che di promuovere attività di trasferimento di tecnologia e conoscenze tra i due Paesi. (aise)