Eduardo Chillida: la mostra all’Instituto Cervantes di Roma

Eduardo Chillida, Gravitazione, 1991, 21,8 cm x 22,7 cm, Museo Chillida Leku, Foto Alex Abril

ROMA\ aise\ - In occasione del centenario della nascita del grande scultore spagnolo, l’Instituto Cervantes di Roma ospiterà la mostra personale “Eduardo Chillida” (1924 – 2002) dal 23 ottobre all’11 gennaio 2025.
Organizzata dall’Instituto Cervantes di Roma e promossa dal Museo Chillida Leku con la collaborazione della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, a cura di Javier Molins, la mostra propone, per la prima volta nella capitale dopo trentadue anni, quarantuno opere dell’artista tra disegni, sculture e “gravitazioni” datate dal 1948 al 1997. Un’occasione veramente unica per ripercorrere l’evoluzione dell’opera dello scultore basco dalla figurazione all’astrazione.
“Questa mostra rappresenta anche un'opportunità irripetibile per vedere l'opera di questo maestro del XX secolo in dialogo con quella di un maestro del Barocco, Gian Lorenzo Bernini, poiché la posizione privilegiata della sala dell’Instituto Cervantes a Piazza Navona consentirà di ammirare le due opere in un gioco di rimandi. Non dobbiamo dimenticare che l’arte è sempre un dialogo con il passato”, le parole del curatore Molins.
Eccezionalmente esposte le quattro opere che valsero all’artista il Premio per la scultura alla Biennale di Venezia del 1958, tra le quali Gesto, proveniente dalla collezione della Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma.
Mikel Chillida (San Sebastián, 1982), nipote di Eduardo Chillida, è attualmente Direttore dello Sviluppo di Chillida Leku, membro della Successione di Eduardo Chillida e del Comitato di Gestione dei 100 anni di Eduardo Chillida. Ha una laurea in Pubblicità e Relazioni Pubbliche presso l'Università Europea di Madrid e ha continuato la sua formazione in gestione aziendale presso la IESE Business School (PDD).
Javier Molins svolge la sua attività professionale come curatore di mostre, storico e consulente d'arte. Ha organizzato più di 35 mostre su artisti come Pablo Picasso, Joan Miró, Ugo Rondinone, Sean Scully, Tony Cragg, Manolo Valdés, Jaume Plensa, Julian Opie ed Equipo Crónica in paesi come Francia, Italia, Inghilterra, Spagna, Svizzera, Singapore e Dubai. Come consulente artistico, il suo incarico più importante è la direzione artistica del Centro d'Arte Hortensia Herrero di Valencia, inaugurato nel novembre 2023, che riunisce più di 100 opere di cinquanta artisti del calibro di Anselm Kiefer, David Hockney, Anish Kapoor ed Olafur Eliasson. Come storico, è autore e coordinatore delle pubblicazioni “Artisti nei campi nazisti”, “Grandi artisti: lo sguardo dei discendenti” e “L'arte del collezionismo”. Ha un Dottorato in Belle Arti e una Laurea in Giornalismo; ha ricoperto l'incarico di Direttore della Galleria Marlborough di Madrid e di Direttore della Comunicazione e dello Sviluppo dell'IVAM. Vive da più di cinque anni a Londra, dove ha collaborato come visiting professor alla Royal Academy of Arts e al Courtauld Institute of Art, e si è appena trasferito a vivere a Roma. (aise)