Turismo/ Aumentano i lavoratori dipendenti nella stagione estiva: oltre 430 mila (+5%)

ROMA\ aise\ - Federalberghi ha presentato in queste ore una nuova pubblicazione che analizza l'occupazione stagionale nel settore turistico-ricettivo italiano, evidenziando il contributo essenziale di questa componente dell’occupazione all'economia dei territori e fornendo un approfondimento sul quadro normativo e contrattuale che ne regola i rapporti di lavoro. Da questa analisi fuoriesce che, nel periodo di massima occupazione, i lavoratori dipendenti da aziende turistico ricettive saranno oltre 430milla, con un incremento di circa il 5% rispetto all’anno precedente. Di questi, quasi 245mila sono lavoratori stagionali (+2,2%).
Il volume è stato distribuito in anteprima nel corso della 75a assemblea nazionale della federazione degli albergatori.
A presentarlo, Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, secondo il quale “i dati presentati forniscono un quadro estremamente positivo dell’occupazione nel nostro settore, che aumenta rispetto agli anni precedenti, recupera completamente quanto perso negli anni della pandemia e si consolida”.
Il settore turistico ricettivo, secondo Federalberghi, rappresenta un pilastro fondamentale dell’economia italiana, non solo per il contributo al PIL nazionale, ma anche per il ruolo centrale che svolge nella creazione di occupazione, in particolare attraverso il lavoro stagionale.
La stagionalità, spesso vista come una criticità strutturale, è in realtà un fenomeno complesso e ambivalente che può trasformarsi in una risorsa preziosa per uno sviluppo più sostenibile, equilibrato e integrato dei territori.
Rispetto al 2019 l’occupazione totale massima è cresciuta del 15% circa, mentre restringendo il focus sul lavoro stagionale, l’incremento degli occupati è stato del 24%.
Due terzi dei lavoratori stagionali sono italiani. Il restante terzo è straniero, a riprova del grande contributo fornito da questa categoria di lavoratori a un settore strategico della nostra economia. Anche tra gli stagionali si conferma il contributo maggioritario del lavoro femminile (54,1%). Inoltre, la metà dei lavoratori stagionali del settore turistico ricettivo ha meno di quaranta anni.
Per quanto riguarda la retribuzione media giornaliera dei lavoratori stagionali è stata calcolata in 85 euro (+2,4% rispetto all’anno precedente). Le giornate lavorate per i lavoratori stagionali sono state in media 149 (+2,1% rispetto al 2023). Rispetto al periodo pre-pandemico, le giornate lavorate sono aumentate del 4,9% e la retribuzione giornaliera del 14,9%. (aise)