Cittadini, corpi intermedi e società civile nell’impegno per la legalità: a Bucarest il ricordo di Giorgio Ambrosoli

BUCAREST\ aise\ - L’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest, in collaborazione con l’Ambasciata e con la Fondazione Premio Giorgio Ambrosoli, ha ospitato ieri un evento dedicato alla figura dell’avvocato milanese e alla mobilitazione della società civile italiana per lo stato di diritto e la legalità.
L’evento ha ripercorso – attraverso video, immagini e letture – la storia italiana dal 1974 a oggi: un periodo caratterizzato da un ruolo sempre più incisivo dei corpi intermedi (imprese, enti finanziari, professionisti, sindacati, associazioni del terzo settore, comunità locali, università e scuole, media) nel contrasto e nella prevenzione dei reati economici e finanziari. Tale ruolo si è accompagnato a un impegno più riconosciuto nello stesso campo da parte delle istituzioni pubbliche, attraverso il Parlamento, la Magistratura, le Forze dell’Ordine in generale e le autorità indipendenti.
In tale ciclo storico, Giorgio Ambrosoli e la sua vicenda umana e professionale rappresentano un punto di riferimento iconico. L’Avvocato Ambrosoli fu assassinato l’11 luglio 1979 a Milano da un sicario ingaggiato dal bancarottiere Michele Sindona, nell’ambito di una vicenda di criminalità finanziaria internazionale con importanti risvolti sul piano storico e legislativo, imperniata sull’asse finanziario di alto profilo New York-Milano.
La figura di Ambrosoli come simbolo della società civile si collega idealmente ad altre espressioni emblematiche dello Stato di diritto in Italia, già note a livello internazionale: i magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e il generale dei Carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa, protagonisti della lotta alle mafie dal 1981.
Come evidenziato dall’Ambasciatore d’Italia a Bucarest, Alfredo Durante Mangoni, “con questo evento abbiamo voluto ricordare e omaggiare la figura di Giorgio Ambrosoli, perché la sua testimonianza ci ricorda una verità fondamentale: non può esistere una democrazia consolidata né un’economia di mercato matura se non si difende la legalità nell’attività economica, coinvolgendo in tale sforzo le articolazioni della società civile a complemento dell’azione delle istituzioni. Tali testimonianze di impegno, integrità e coraggio della società civile italiana rappresentano un valore culturale specifico che rafforza la democrazia”. (aise)